Staffetta come in Messico
Pur essendo un'emblema della Juventus, verso la quale i tifosi non conoscono mezzi termini tra amore senza riserve e odio senza confini, Ale è riuscito a farsi voler bene da tutta l'Italia calciofila. Mai un atteggiamento scomposto o sgradevole, esternazioni puntualmente educate e razionali, felice capacità di comunicazione. Quando poi si segnano gol della qualità di quelli di Madrid e di quello di Chievo, allora è d'obbligo che l'inchino cancelli i colori della maglia. Sul piano dei comportamenti, l'ultimo gradino del podio è il meno atteso: Antonio Cassano, infatti, amore e ammirazione se li era guadagnati esclusivamente per i lampi di genio esibiti sul prato. Rimarrà dunque negli occhi l'abbraccio, dopo aver sofferto l'annullamento di un gol buonissmo, a Roberto Rosetti: proprio l'arbitro al quale, in giallorosso, aveva rivolto le dita in inequivocabile posizione di corna, finendo espulso. Quello di Napoli è un gesto che forse cancella del tutto i dubbi su una possibile svolta caratteriale. E dunque tutte avanti, stelle e stelline, dall'Inter al Napoli, dalla Lazio al Genoa del fantastico Milito, dalla Juventus alla Fiorentina. Stagnante il fondo classifica, unica notizia buona per la Roma suicida. Gianfranco Giubilo