Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Roma crolla nel finale Brutto stop a Udine

default_image

  • a
  • a
  • a

Inutile girarci attorno, la Virtus ha gettato alle ortiche una vittoria che aveva in tasca, + 12 (69-81) in avvio dell'ultimo periodo per colpa di una difesa che ha concesso alla coppia Anderson-Torres la bellezza di 57 punti complessivi, con la chicca dei 37 personali del primo. Peccato perché dopo una partenza lenta la Virtus sembrava destinata ad allungare la sua striscia di vittorie. E invece, complici anche le tossine accumulate in una settimana che l'ha vista girovagare tra Italia ed Europa, a 5' dal termine, quando aveva ancora un vantaggio di 8 lunghezze, 78-86, Roma ha smesso di giocare, lasciando campo aperto alle prodezze balistiche della squadra di Caja. Difensivamente i friulani hanno scelto la strada del cambio sistematico sui blocchi capitolini e la cosa, in avvio, ha esaltato la capacità di Brezec di aprirsi ai compagni all'interno dell'area. Che sarebbe stata una partita scoppiettante era nelle previsioni che sono state confermate dalla precisione delle due squadre, figlia anche di due difese non certo concentrate al massimo. Roma ha tenuto botta, appoggiandosi alla solidità di Brezec fino al 12-14, tripla di Gabini, ma è bastato che le percentuali si sporcassero un pò e Udine ha accelerato. Anderson non ha trovato ostacoli, imitato da Antonutti, e così al 10' il vantaggio dei padroni di casa è stato di 7 lunghezze (27-20). Neppure la difesa di De La Fuente su Anderson è servita e una sua ennesima tripla ha regalato ai padroni di casa il massimo vantaggio (30-10). Repesa ha chiesto aiuto alla profondità del suo roster e l'ingresso di Jennings ha vivacizzato una squadra evidentemente stanca dopo la fatica di Eurolega del giovedì. Aggancio sul 38-38 dopo un canestro a sfidare la legge della gravità di Ray ed un appoggio di Beciorvic ma ad Anderson s'è sostituito Torres e così Udine ha di nuovo allungato (44-38) provando a confondere le idee a Roma con una spruzzata di zona. Ray e Jennings si sono presi l'onere di ricucire dalla lunga e grazie anche ad un paio di giocate d'astuzia di Hutson una Virtus non brillantissima ha chiuso avanti al 20' 48-50. Poi una seconda parte dai due volti. Quindici dominati dalla Virtus, fino al black-out nato a 5' dal termine che ha dato il via libera ad Udine.

Dai blog