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Alessandro Fusco Per l'Italia i ...

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Per la verità - e per fortuna - i Wallabies che Robbie Deans manderà in campo all'Euganeo (tutto esaurito con più di 30.000 presenze) vedono ben otto avvicendamenti rispetto al XV titolare di sabato scorso. «Non abbiamo nessuna intenzione di sottovalutare l'impegno con l'Italia che ha un pack tra i migliori al mondo - ha spiegato Deans, primo neozelandese a guidare i canguri - ma il calendario dei test di Novembre è molto duro per noi. Ho la necessità di distribuire i carichi di lavoro». Ecco, dunque, l'«arcangelo» Giteau a riposare in panchina per far spazio al genietto Berrick Barnes, 22enne apertura/centro dei Queensland Reds, mentre il capitano Mortlock sarà il secondo centro al fianco del semi-esordiente Timana Tahu. Anche la mischia dell'Australia sarà parecchio rimaneggiata per via delle assenze in seconda linea e con i piloni Dunning e Alexander a doversi preoccupare non poco dei dirimpettai italiani. In ogni caso, giocatori del calibro di Brown, Waugh e Chisolm hanno classe ed esperienza da vendere. Mallett affronta i Test Match di Novembre con un occhio al prossimo Sei Nazioni, e ha bisogno di risposte. Reduce da un lusinghiero tour estivo (vittoria in Argentina e sconfitta decorosa in Sudafrica), il ct laureato ad Oxford concede finalmente una concreta possibilità ad Andrea Marcato all'apertura. Il ragazzo di Selvazzano ha guadagnato credito con un discreto Sei Nazioni 2008 ad estremo mentre in estate, seguendo le indicazioni di Mallett, ha messo su quei 5-6 kg. che gli consentono di provarci a livello internazionale. Impiegato stabilmente da n.10 nel Benetton Treviso potrebbe avvalersi della possibilità di giocare dietro ad un pack avanzante. Al suo fianco Canavosio, finalmente nel ruolo naturale di mediano di mischia. Dalle loro prestazioni dipende molto del futuro azzurro prossimo venturo. Per coprirsi dalle pericolose folate del gioco sequenziale dei Wallabies Mallett schiera Masi estremo, un ritorno alle origini, con Mirco Bergamasco all'ala per dare sostanza al triangolo allargato e per lasciare spazio al centro Garcia, rivelazione estiva. Il pack offre solide conferme con Nieto e Perugini, professori della mischia chiusa, a dominare in prima linea e con la gemma di Sergio Parisse. In corsa per la vittoria del titolo di Player of the Year, il capitano è oggi il miglior ambasciatore del rugby azzurro. Manca solo la vittoria.

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