Amauri: la Juve è la mia nazionale
«Il Real non sbaglia due volte», ha ringhiato il suo allenatore Bernd Schuster. «Noi siamo pronti», è la replica di Ranieri. Fiducioso e soddisfatto di quanto ha mostrato la sua Juve nelle ultime settimane: quattro vittorie in fila e una ritrovata unità. Metti mai che stasera arrivi il quinto successo consecutivo e sarebbero peana veri alla faccia delle critiche, anche esagerate, di metà ottobre. «Stiamo bene, vogliamo fare meglio», è il proclama di Amauri. Che fa spallucce all'ennesimo voltafaccia del ct brasiliano Dunga: «Non mi importa nulla, al momento la Juve è la mia nazionale». Naturalmente il brasiliano sarà in campo dal primo minuto al fianco di Del Piero, capitano più che mai caricato e desideroso di sfatare la maledizione del Bernabeu, dove la Juve ha vinto solo una volta, nel lontano 21 febbraio 1962: «Qui le ultime volte abbiamo sempre perso, ma vogliamo fare di tutto per chiudere il discorso qualificazione agli ottavi». Tanti dubbi di formazione non ce ne sono. Con Grygera rimasto a Torino e Mellberg suo unico possibile sostituto, la fascia destra di centrocampo è la sola dove Ranieri deve sfogliare la margherita: Marchionni parte favorito su Camoranesi.