Giada Oricchio NAPOLI Presentarsi ...
Una tripletta che in un colpo solo lo rilancia nella classifica dei cannonieri. Aveva aspettato troppo, era il momento di ballare il tango e incantare il ritrovato popolo partenopeo delle curve, finalmente riaperte. Commovente la sua esultanza e l'abbraccio con i compagni sotto la curva A. Nel 3-5-2 azzurro rientro di Cannavaro al centro della difesa, in mediana Pazienza per Blasi squalificato e Denis-Lavezzi per pungere lì avanti anche se, come è già accaduto, la scheggia argentina indietreggia e ispira i chirurgici inserimenti di Hamsik, l'inventore di due dei tre passaggi andati a segno. La Reggina invece è costretta a lasciare a casa Brienza, Cozza e Cascione. Vigiani al servizio di Corradi, mentre Di Gennaro e Ceravolo vanno in panchina. Al Napoli basta un quarto d'ora per aprire e chiudere la pratica calabrese: al 7' Hamsik da sinistra serve Denis che si allunga un tantino la palla e di destro spedisce in rete. Copione simile al 16': Lavezzi tra le linee vede lo slovacco che ancora una volta manda il tanque in gol (Campagnolo fuori dai pali però non è esente da colpe). Poi il Napoli controlla il match in scioltezza a fronte di un avversario evanescente (Navarro resterà inoperoso e infreddolito), troppo imbottito a centrocampo e infine frastornato dalle ripartenze dei padroni di casa che bucano la retroguardia a piacimento. È un vero e proprio testacoda, con tutto il divario tecnico e tattico (tanto da apparire una partita d'allenamento), ma che comunque serve al Napoli per confermare di essere diverso dall'anno passato. Più maturo, continuo e soprattutto spietato anche con le «piccole», il suo ex tallone d'Achille. Nella ripresa gli uomini di Orlandi provano ad alzare il baricentro, però sono sempre i padroni di casa a dirigere la musica sotto un nubifragio d'annata che rende il campo pesantissimo. Ma Maggio orchestra il contropiede e crossa (indovinate?) per Denis cannibale affamato. È il 3 a 0, potrebbe arrivare il poker, ma Lanzaro si immola in chiusura sul 9 argentino. Ci sarà tempo anche per vedere due prese plastiche di Navarro, pochino per dargli un voto. Terza vittoria consecutiva e ruolino di marcia da scudetto, la maglia azzurra è cucita sulla pelle degli uomini di Reja, il tecnico più vecchio della serie A che mette in riga anche il sergente Mourinho. Oggi il Presidente Aurelio De Laurentiis salirà al Quirinale per diventare Cavaliere della Repubblica, aspettando che si accendano le luci a San Siro per lo scontro diretto con il Milan.