Boxe, Fragomeni sul tetto del mondo
Infatti tutti e tre i giudici hanno assegnato a Fragomeni lo stesso identico vantaggio di tre punti, 77 a 74. Sul piano spettacolare l'incontro è stato migliore di quanto si poteva prevedere. Dal punto di vista tecnico non si sono viste cose straordinarie ma non è mai mancata l'intensità. Fragomeni ha dovuto subire nelle prime due riprese il maggior allungo dell'avversario, al quale concedeva alcuni centimetri. Solo nella terza ripresa Fragomeni è riuscito a entrare con maggior frequenza nella guardia dell'avversario anticipandolo con colpi corti piuttosto efficaci. Il match è girato anche se Kraj ha continuato a usare il suo jab sinistro ma Fragomeni è riuscito a prendergli le misure. Ha vinto la terza e la quarta ripresa, ha contenuto nella quinta il ritorno di Kraj ha dato però l'impressione di tenere meglio, malgrado gli otto anni di più, la distanza. Si è temuto il peggio quando nella settima ripresa l'arbitro ha fermato l'incontro a causa di una ferita all'arcata sopraccigliare destra del pugile italiano. Il medico ha consentito il proseguimento dell'incontro e ha inflitto a Kraj un richiamo ufficiale. Nell'ottavo round Kraj ha cercato di sfruttare il vantaggio psicologico ma Fragomeni non si è fatto condizionare. Alle fine del round un nuovo intervento dell'arbitro e questa volta il medico di servizio ha deciso che non si poteva continuare. A quel punto il regolamento imponeva la lettura dei cartellini che, come detto, davano ragione a Fragomeni, a mio parere con margini abbastanza generosi ma non scandalosi soprattutto se si tiene punto del richiamo ufficiale subito da Kraj. L'incontro è stato migliore sul piano spettacolare che non su quello tecnico ma il pubblico lo ha gradito e la felice conclusione gioverà alla causa del pugilato. Una carriera da professionista iniziata tardi, a 32 anni, e quasi tutta percorsa a fari spenti, quasi completamente svolta in Italia. Due soli incontri disputati all'estero, una vittoria per k.o. in Spagna contro tale Gunther, l'unica sconfitta subita invece a Londra il 17 novembre 2006 in un incontro valevole per il titolo europeo dei massimi leggeri. David Haye, il suo avversario non aveva ancora acquisito la popolarità che invece gli è stata riconosciuta quando l'anno dopo ha battuto a Parigi il francese Mormeck. L'anagrafe impedisce di pronosticare un luminoso futuro a Fragomeni ma bisogna ugualmente fargli i complimenti per il modo in cui è riuscito a preparare questo incontro e a sfruttare la favorevole occasione che gli è stata proposta. Non è mai troppo tardi!