Non c'è il sole, all'uscita del ...
Peccato che gli infortuni non diano tregua, anche Aquilani fuori, ma confortano i segnali positivi offerti da Totti, la buona prova difensiva con un Panucci autoritario. Soprattutto incoraggia i romanisti il risultato di Bordeaux, che lascia aperta la corsa sl secondo posto, il primaypo già ipotecato dal Chelsea, secondo preventivi. La Roma non è ancora scesa in campo e già registra altri segni negativi, la durata dell'infortunio di Julio Baptista, il forfait di Juan, altro che Swarovsky!, Perrotta malconcio. Tuttavia un buon primo tempo romanista, grande circolazione di palla degli inglesi, spigolo di traversa di Lampard, ma spesso insidiose le azioni di rimessa romanista, tempista Brighi negli inserimenti, nel finale risparmiato il rosso a Malouda, già ammonito (come Mexes, non è una novità), lampi di Francesco Totti con tanto di tunnel e assist, proprio Brighi fermato da Terry. Un'ora di gioco e anche Aquilani si arrende, Perrotta a mezzo servizio ultima risorsa, Di fronte alla barricata cipriota, un'Inter poco disposta ad accelerare i ritmi, il gol arriva a un minuto dal riposo, sull'asse Maicon-Adriano, negato un rigore ai nerazzurri per chiaro fallo di mano. Con Ibra in vacanza, vantaggio amministrato senza dispendio di energie, primato nel girone già garante del passaggio all'eliminazione diretta, nessuna concessione al contropiede dei ciprioti, votati alla barricata senza scarponerie. Questa sera comincia il secondo atto di quella farsa infinita pomposamente battezzata Coppa Uefa, gioca in casa l'Udinese, arriva il Tottenham che rischia la retocessione, fuori la Samp (Partizan Belgrado) e il Milan (Heerenven, Olanda). E proprio da Mlano arriva, sulle note di Mussorgsky-Ravel, «Quadri di un'esposizione», l'ultima icona della galleria, David Beckam, quattro mesi a Milanello per tenersi in forma e giocarsi una chance mondiale. Galliani smentisce che sia l'ennesima proposta mediatica, secondo un sondaggio Sky l'umore dei tifosi è di segno contrario, non è dato di conoscere quello di Carletto Ancelotti, che di figurine ha già un albo completo.