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Sky prende i Giochi 2014 e 2016

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La tv di Murdoch sempre più rete olimpica. De Luca (Rai): cifre impossibili per noi

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E hanno già comprato dal Comitato olimpico internazionale (Cio) anche i diritti tv - per ogni piattaforma - dei Giochi del 2014 (a Soci in Russia) e del 2016 (la sede si saprà solo a ottobre 2009). E come per le Olimpiadi del 2010 e del 2012 - per la gioia di Viale Mazzini e la disperazione di Cologno Monzese - Sky ha garantito al Cio che renderà disponibile la visione dei giochi al più alto numero di spettatori e anche in chiaro. Dietro l'angolo, insomma, un'altra trattativa con la Rai. Nell'accordo già sottoscritto dal cda a metà settembre, la tv di Stato - dopo averli acquistati per 350 milioni di euro - ha ceduto a Sky i diritti tv dei Mondiali di calcio del 2010 e del 2014 in cambio di 175 milioni; e ha tenuto per sè 25 partite tra cui le gare degli azzurri. Sky Italia, dal canto suo, dopo aver acquistato per 112 milioni di euro le Olimpiadi di Vancouver e Londra, ne ha rivendute una parte alla Rai per 45 milioni. «Il Cio è davvero soddisfatto che la partnership con Sky Italia continui fino ai Giochi del 2016», ha festeggiato Thomas Bach, vicepresidente del Cio. «Gli appassionati di sport in Italia potranno gustare una copertura all'avanguardia delle gare olimpiche attraverso una grande varietà di piattaforme, che vanno dal satellite alla televisione free to air, alle piattaforme digitali». «Siamo onorati che il Comitato Olimpico abbia scelto Sky Italia come partner anche per le Olimpiadi del 2014 e del 2016 - ha spiegato Andrea Zappia, vicepresidente di Sky Italia responsabile dei canali Sport -. Come avverrà già per i Giochi di Vancouver e di Londra ci impegniamo sin d'ora a garantire ai nostri abbonati una copertura senza precedenti, trasmettendo sempre in diretta tutte le gare degli atleti italiani e dando la possibilità di vedere tutte le gare. La nostra passione per lo sport trova nelle Olimpiadi la sua più piena realizzazione e siamo orgogliosi di sapere sin d'oggi di poterlo fare per le prossime quattro edizioni».La Rai, comunque, incassa bene la nuova sconfitta anzi il direttore di Raisport spiega come siano andate le cose: «La Rai non è stata beffata, perchè la trattativa stavolta la stava conducendo l'Ebu (European Broadcasting Union ndr). Certo a noi dispiace perchè visto il periodo economico mondiale, e considerando che il Cio privilegia le tv a pagamento, per quelle in chiaro diventa un mercato non gestibile, a cifre non commerciabili». La cifra di cui si parla è di «155 milioni, un'enormità - aggiunge De Luca - è una cifra fuori mercato. La decisione del Cio stavolta non spiazza la Rai, ma l'Ebu».

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