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Marta: Cristian Ledesma corteggiatore all'antica

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Dopo un rincorrersi per un po' di tempo e un corteggiamento durato qualche mese, il fidanzamento e poi il coronamento della storia d'amore con il matrimonio e la nascita dei due bambini, Alice e Daniel. «Il nostro primo incontro risale al marzo del 2002, a casa di Cristian. Mi aveva invitato un amico comune quasi costringendomi ad andare, perché uscivo da un periodo complicato, visto che mi stavo lasciando con il ragazzo con cui ero fidanzata allora. E' stato un incontro del tutto casuale il nostro, perché io ho scelto di prendere parte alla cena davvero all'ultimo momento dopo le insistenze del mio amico. Per farla breve arrivo lì e lui è il primo che vedo, sbuca fuori dalla cucina e si presenta dicendomi "piacere, Cristian" ed io che penso all'istante ecco, è lui mio marito, senza un attimo di esitazione. Poi, dopo, parlandone insieme ho scoperto che anche lui era rimasto colpito e aveva pensato la stessa cosa. Però non ci siamo fidanzati subito, ma è passato un po' di tempo». Perché? «Sinceramente a me lui piaceva e molto, ma ero un po' indecisa proprio perché lui era un calciatore e non mi fidavo. Sono gelosa di carattere, non ci posso fare niente e avevo paura di soffrire, magari di non riuscire a sopportare il fatto che lui fosse lontano per lavoro o per via delle ammiratrici che spesso hanno i calciatori. Ma lui è stato paziente e deciso, mi ha corteggiato per parecchio tempo senza mai mollare e ripetendomi sempre la frase "io non sono come gli altri, devi fidarti di me". E ha avuto ragione. Ci siamo fidanzati dopo sei mesi, nel settembre, poi il matrimonio e, in seguito, i bambini. Lui è presente in tutto e per tutto e siamo molto uniti, complici. Tra l'altro mi è capitato anche di intervistarlo proprio dopo averlo conosciuto in seguito alla vittoria della Coppa Primavera col Lecce. E' successo perchè in quel periodo collaboravo per una testata on line, per Milan News. Net e con Lecce Magazine. Se non mi fossi sposata, avrei forse continuato a fare la giornalista». Lo segue allo stadio? Certo. Cerco di venire spesso allo stadio, anche se non è facile con due bambini piccoli e scelgo principalmente le partite che si giocano di pomeriggio. Mi piace parlarne con Cristian, vedere insieme le trasmissioni, commentare i gol o le cose che sono successe durante la giornata di campionato. Io nasco tifosa rossonera e quando la Lazio gioca contro il Milan soffro un po, per me è una sorta di derby del cuore, ma per amore tifo sempre e comunque Lazio. Questo è un altro aspetto che ci unisce molto, perché io e lui parliamo di tutto, anche del suo lavoro. Mi chiede consigli, anche se poi lui decide per conto suo. Per esempio, quando questa estate c'era la questione relativa al suo contratto e al suo rinnovo, a lui è dispiaciuta la situazione che si era creata e soprattutto il fatto che tante persone parlavano, sui giornali e non, senza conoscere esattamente come stavano le cose e senza interpellarlo. Gli avevo consigliato di mettere tutti a tacere e di parlarne in prima persona una volta per tutte per togliere così ogni possibilità di fraintendimento, lui ha deciso di non farlo, ha preferito restare in silenzio anche se non è stato facile per concentrarsi solo sul campo. Lui qui a Roma sta bene e vuole rimanere alla Lazio e mio marito Cristian è un uomo di parola». Parliamo di derby. Come lo vive Cristian? «È un argomento che evitiamo accuratamente. So che lui sente la partita in modo particolare, la vive in maniera molto intensa. Preferisco lasciarlo tranquillo». Avete due bambini, Alice e Daniel. Che tipo di papà è lui? «Un papà che cerca di essere sempre presente, nonostante il lavoro lo impegni moltissimo. Ogni momento libero è per i suoi bambini. Anzi, tra i due è lui il più severo, mentre io cerco di mediare e tendo a viziarli un po' di più. Ricordo ancora il momento in cui ho scoperto di essere incinta della bambina, volevamo un figlio a tutti i costi e una notte ho avuto uno strano presentimento. Mi sono alzata e ho fatto il test di gravidanza che risultò essere positivo. Allora sono tornata a letto emozionata, lasciando però il test con la risposta sul comodino di Cristian che lo ha trovato la mattina successiva e come me è impazzito dalla gioia». Avete gusti in comune? «Ci piacciono ad entrambi i film di Roberto Benigni, il nostro attore preferito ed in particolare siamo affezionati a La vita è bella e La tigre e la neve. Quando è possibile vediamo un dvd insieme e ci rilassiamo così. Cristian a casa è totalmente diverso da quello che vedete e conoscete, è sempre un tipo riservato, ma che ama giocherellare e fare scherzi. E poi ama farmi le sorprese. L'ultima risale circa ad un mese fa, precisamente un lunedì mattina in cui mi ha chiesto di accompagnarlo a Formello. Sono andata con lui in macchina e arrivati lì, mi ha detto di aspettarlo senza scendere. Dopo quasi mezz'ora di attesa in cui cominciavo anche a preoccuparmi perché non ne capivo il motivo, mi è venuto a chiamare. Allora mi ha portato sul campo di allenamento, sono partite le note della canzone di Jovanotti "A te", la mia preferita ed è passato in cielo un aereo con una frase proprio della canzone. Non me lo sarei mai aspettato, non puoi capire l'emozione, ma Cristian è anche questo».

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