Domenico Latagliata Il ...
Sabato bisognerà però ripartire anche in campionato, contro il Toro in un derby quasi da fondo classifica. Pronti via e la Juve passa: la difesa del Real è come il formaggio svizzero con i buchi, ma Del Piero dipinge un'opera d'arte assoluta. Il dialogo nello stretto con Amauri è già da applausi, la botta di destro all'incrocio dei pali un diamante vero e proprio che va a incastonarsi dove Casillas può solo guardare. E' quasi la fotocopia del gol segnato all'Artmedia Bratislava nei preliminari, ma lo scintillio dell'avversario rende il tutto ancora più bello. L'Olimpico esplode, ovviamente, per il 39esimo gol del capitano in Champions League: trascinatore, uomo simbolo e tutto quello che si può ancora dire di un giocatore che non smette di stupire. Gli spagnoli sono un po' tramortiti da tanta veemenza iniziale e ci mettono un po' a reagire: il più sveglio di tutti è Van der Vaart, ex oggetto del desiderio bianconero a inizio estate, prima che Ranieri e Secco gli preferissero Poulsen: due sberle dell'olandese fanno venire i brividi a Manninger, che però mostra buona sicurezza rispetto al solito. Cannavaro (fischiatissimo) mette un po' d'ordine nella sua difesa, Sneijder prova a fare altrettanto in mezzo al campo, ma davanti Van Nistelrooy e Raul (soprattutto) non pungono. Si gioca molto in mezzo al campo, affondi ce ne sono pochi: Grygera imbecca la testa di Amauri, ma la palla finisce fuori di poco. La Juve fatica comunque a costruire, visto che Sissoko e Marchisio non sono fini dicitori: in uno scontro fortuito, il maliano azzoppa anche il suo compagno di squadra che è costretto ad abbandonare il campo. Entra Salihamidzic e Nedved si sposta centrale: i centrali sono finiti, essendo Zanetti e Poulsen già ko. Tanto basta comunque per chiudere il primo tempo in vantaggio. Poi, una manciata di minuti dopo l'inizio della ripresa, la serata prende una piega decisamente buona: Nedved recupera e butta in mezzo da sinistra, la testa di Amauri c'è e la deviazione di Heinze non facilita il compito di Casillas, battuto anche questa volta. La reazione del Real è nel palo di Sneijder e nella rabbia di Van Nistelrooy che scaraventa in rete di testa un cross dello scatenato Robben: la Juve però regge. Ed è festa grande.