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Domenico Latagliata TORINO A ...

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La colpa, tanto per cambiare, è di chi vuole vedere problemi e fantasmi dove non ci sono. «Abbiamo voglia di ripartire - assicura il tecnico - non è ancora il momento di cambiare gli obiettivi che ci eravamo dati a inizio stagione. Se avessimo battuto il Catania, non saremmo qui a parlare di crisi. Siamo in corsa per tutto e conta solo questo». Conta anche che prima della sosta la Juve avesse collezionato tre pareggi e una sconfitta: dettagli, evidentemente. Questi quindici giorni dovrebbero essere serviti per fare chiarezza: Ranieri, a meno di altri rovesci clamorosi, resterà fino a fine stagione. Poi si vedrà. «Siamo tutti sereni, nessuno finge. Io sotto pressione? La pressione maggiore me la metto io: voglio sempre vincere». Per farlo, stasera darà spazio alla vecchia guardia: ko Camoranesi, Nedved e Salihamidzic esterni, Molinaro a sinistra in difesa, Del Piero con Amauri in attacco. E Giovinco, che ieri ha prolungato il contratto fino al 2013, in panchina con Marchisio e De Ceglie. In casa Napoli, Reja non si fida: «Spesso le squadre menomate sciorinano grandi prestazioni. Però è anche vero che questa partita può dirci che dimensione avremo in questo campionato». Quanto alla formazione, Denis è favorito su Zalayeta e Santacroce prenderà in difesa il posto di Rinaudo. Alle 18 al Franchi di Firenze l'altro anticipo tra i viola di Prandelli e la Reggina. La Fiorentina dovrà rinunciare a Mutu in una gara che, secondo il tecnico, «è la più importante della stagione».

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