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La volata a tre verso il traguardo ...

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Ed è proprio questo l'interrogativo con il quale ci apprestiamo a vivere i tre giorni del gran premio cinese: riuscirà Hamilton, che non vince una corsa da tre mesi e che domenica scorsa ha già pagato con uno «0» in classifica una delle sue ricorrenti crisi isteriche, a tornare se stesso e a chiudere il campionato con un turno di anticipo? Le possibilità ferrariste di riacciuffare sul filo di lana un mondiale che con un pilota «vero» avrebbe intascato già da mesi sono in effetti legate più alle condizioni psichiche dell'inglesino che a fattori tecnici. A Massa, che è staccato di 5 punti, non basterebbero infatti neppure due vittorie - una qui e l'altra a casa sua, il 2 novembre - per colmare il gap nel caso in cui il rivale giungesse entrambe le volte secondo. E' dunque obbligatorio sperare che Hamilton faccia di nuovo cilecca, perché l'unica alternativa sarebbe l'uscita di Raikkonen dal torpore esistenziale. Sul che nessuno, credo, oggi punterebbe una monetina. Certo, le caratteristiche del circuito sono favorevoli alle Ferrari e se le condizioni del tempo saranno buone, come dicono le previsioni meteo, le F2008 non dovranno neppure preoccuparsi troppo della cronica difficoltà delle gomme ad andare in temperatura. Tutto sembrerebbe dunque giocare in favore di Massa. Peccato, però, che sia Massa sia Raikkonen abbiano ampiamente dimostrato di non riuscire a vincere neppure quando guidano una monoposto molto più veloce di tutte le altre. Ecco dunque che tutti gli sguardi tornano su «Tremarella» Hamilton, a cominciare da quello di Robert Kubica, il terzo incomodo che prevedibilmente se ne starà lontano dalla bagarre, a tessere la tela del tassinaro.

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