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Subito una festa per cancellare i fatti di Sofia

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Proprio quest'ultima Nazionale poteva reclutare tra croati, macedoni e via dicendo, perfino quei sudditi del Montenegro che stasera, a Lecce, proporranno un nuovo ostacolo alla legione di Marcello Lippi, sulla strada del Mondiale sudafricano. Vecchie e nuove conoscenze, nel campo avverso, a cominciare dal presidente federale, quel Dejan Savicevic che tanti palpiti aveva regalato ai tifosi del Milan con il suo sinistro fatato, ma anche il portiere Poleksic, apparizioni proprio nel Lecce e poi nel Parma. Tra gli altri che vanno in campo, due talenti già gratificati dall'ospitalità su palcoscenici illustri qui da noi: il romanista Vucinic, che sembra avere superato qualche problema fisico, e il viola Jovetic, una delle tante intuizioni felici di Pantaleo Corvino. Dopo avere pareggiato con l'Eire e con la Bulgaria, la giovane formazione slava affronta la sua prima trasferta ufficiale, alla dodicesima uscita dopo il riconoscimento della Fifa, datato 2007. Ranking forzatamente non eccelso, 117. posto, però in un campo di 207 rappresentative nazionali. Con tanti giovani e tanto entusiasmo, il Montenegro non sarà sicuramente disposto alla resa a discrezione, basti pensare agli stenti degli inglesi contro i kazaki prima della grandinata finale. Marcello Lippi, una volta incassata dai medici la disponibilità di De Rossi e Gattuso, sembra orientato a confermare lo schieramento di Sofia per dieci undicesimi, probabile Aquilani al posto di Montolivo, ancora in panchina Giuseppe Rossi, le cui doti non convincono, per ora, quanto la storia di Totò Di Natale. Forse proprio per la limitata esperienza dei rivali, il tecnico privilegia interpreti più collaudi, pronti a sfruttare qualche incertrezza del reparto difensivo ospite che, per ammissione di Savicevic, non è all'altezza dei gioiellini della prima linea. Obiettivo i tre punti, che consentirebbero agli Azzurri di guardare dall'alto di una posizione di prestigio gli impegni primaverili. Che sia una festa, insomma, alla Via del Mare: anche per cancellare l'ignobile, non sul campo, parentesi di Sofia, che forse negherà le trasferte azzurre ai tifosi onesti.

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