Marco Grassi Quella vecchia volpe ...
E da ieri ha il nome da mettere sopra al titolo: Lance Armstrong. Le trattative andavano avanti almeno da agosto, e l'invito ufficiale - a detta dello stesso Zomegnan - è stato fatto il 29 settembre. Ora l'annuncio. Che cosa significa Lance Armstrong al Giro? Significa che il campione texano, che ha vinto 7 Tour de France, non si era mai degnato di mettere piede alla corsa rosa, né prima né dopo il tumore che è stato lo spartiacque della sua vita (e della sua carriera: prima corridore da classiche, poi macchina da guerra per i grandi giri, malgrado quelle voci poco simpatiche moltiplicatesi specialmente negli ultimi anni; parliamo di doping ovviamente). Ma ora che a 3 anni dal ritiro ha deciso di rientrare al ciclismo pedalato per una stagione, per pubblicizzare la sua fondazione per la lotta contro il cancro, il 37enne texano ha accettato di passare dall'Italia nella marcia di avvicinamento alla «sua» Grande Boucle. Al Giro Armstrong preparerà il Tour, ma non solo: «Non verrò solo per allenarmi, anzi può essere proprio che decida di puntare sulla corsa rosa per vincerla». Lance parla di rimpianti: «Quello di non essere mai venuto al Giro prima d'ora; ma nel 2009 potrò finalmente rifarmi». Centrerà, l'americano, l'impresa irripetibile (vincere il Giro del Centenario dopo aver conquistato anche il Tour dei 100 anni)? Ivan Basso, altro grande rientro della prossima stagione, sarà d'accordo? Quel che è certo è che la sfida si annuncia stellare, in quella che sarà un'edizione della corsa rosa che ricalcherà in parte lo storico tracciato del primo Giro, con tanto di possibile gran finale a Roma: l'ufficialità è attesa a giorni. Il mondo del ciclismo è ovviamente in subbuglio. E se Moser è scettico («Ci crederò solo quando lo vedrò al via: ma verrà davvero per far bene?»), Saronni dubbioso («Non mi entusiasmano i ritorni dei grandi campioni, ma lui di sicuro farà tutto per il meglio»), Di Luca poco partecipe («La sua presenza darà maggiore risonanza al Giro, ma per me non sarà un avversario perché non punterò alla maglia rosa»), il ct Ballerini coglie invece il senso della venuta di Armstrong: «E' un bel colpo dal punto di vista pubblicitario, già si parla del Giro del Centenario»; al ct fa eco il presidente federale Di Rocco: «Lance è un veicolo promozionale per il ciclismo». Chiaro, no?