Una pausa per cercare risposte
Mi dà quasi fastidio ripetere che senza il folle allargamento da 18 a 20 squadre molti problemi sarebbero automaticamente risolti ed è ugualmente inutile che ci ricordino che in Francia, Germania e Spagna il campionato maggiore si gioca con 20 squadre e che la Germania vorrebbe adeguarsi. Ogni paese ha abitudini e calendari (quelli delle vacanze, soprattutto) diversi e bisogna tenerne conto. Qualche volta una sosta può essere utile. Questa potrebbe servire per comprendere come mai, dopo sei giornate, la classifica sia molto diversa da come si poteva immaginarla. Piacerà poco ai tifosi della Roma ed anche a quelli della Juventus, che registrano un ritardo di 4 punti rispetto alla sesta giornata dello scorso campionato, ma è complessivamente più equilibrata e quindi migliore. Quattro delle cinque sorelle (Inter, Juventus, Fiorentina e Roma) hanno 11 punti in meno, quattro squadre di seconda fascia (Lazio, Atalanta, Udinese e Palermo) ne hanno 14 di più. Fa eccezione il Milan (+ 3) ma il quadro nel suo complesso merita una riflessione. Tra le spiegazioni che qualcuno ha voluto fornire c'è quella che le nuova e sorprendente classifica sia stata determinata da una diversa programmazione del calendario che secondo i proclami della vigilia aveva abbandonato il vecchio sistema delle teste di serie. Nulla di più falso o, se preferite, di meno vero. Commentando il nuovo calendario ho scritto nel luglio scorso: ci hanno preso in giro!». In linea teorica la rinuncia alle teste di serie avrebbe potuto provocare un Inter-Juventus o un Roma-Inter alla prima giornata. Naturalmente situazioni di questo genere il computer, sapientemente ammaestrato, non le ha provocate. Prendendo come riferimento le solite cinque sorelle l'anno scorso (con le teste di serie) nelle prime sei giornate erano già stati disputati 4 confronti diretti, tre dei quali avevano per protagonista la Roma, che infatti protestò al punto che qualcuno gridò addirittura al complotto. Quest'anno i confronti diretti sono stati soltanto due (Fiorentina-Juventus alla 1a giornata, Milan-Inter alla 5a). Se si vogliono quindi trovare le ragioni di una classifica così anomala cerchiamole da un'altra parte. E' stato giusto abolire le teste di serie ma l'unica preoccupazione di chi ha compilato il calendario era quella di evitare che due partite di cartello si giocassero nella stessa giornata. Come la tv aveva chiesto ed ha puntualmente ottenuto.