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La sfida di Becirovic «Roma protagonista in Italia e in Europa»

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Tra i giallorossi, che iniziano contro l'Eldo Caserta (PalaLottomatica, 18.45, diretta Sky Sport 2. Arbitri: Chiari, Reatto, Lanzarini. Gli abbonati che si recherano al palasport avranno diritto a un biglietto omaggio per un amico), spicca il talento cristallino di Sani Becirovic. Per lei è un nuovo esordio. C'è sempre la stessa emozione? «Passano gli anni ma le sensazioni sono le stesse. Sarei bugiardo a dire che dentro non sento qualcosa di particolare. Non vedo l'ora che arrivi la partita». Crede di poter dare alla Virtus quella leadership che dall'addio di Bodiroga è mancata? «Non mi tiro indietro. Se sono qui nella Lottomatica è perché mi è stato prospettato questo ruolo». A che punto è il processo di crescita di Roma? «Tempo fa avevo dichiarato che eravamo un buon gruppo ma per diventare squadra ci sarebbe voluto tempo. I lavori sono ancora in corso ma siamo sulla strada giusta. Ora si comincia a fare sul serio e potremo avere delle risposte». La squadra è pronta per l'esordio? «Siamo tutti motivati e non vediamo l'ora di iniziare. Ma contro l'Eldo dovremo fare attenzione. È la prima partita del campionato e i tifosi sentono molto la sfida. Cercheremo di non deluderli». Non ci sarà pubblico ospite. Una novità per lei? «No, ho giocato in Grecia dove per motivi di sicurezza da alcune stagioni è permesso l'ingresso solo ai tifosi della squadra di casa per evitare disordini». Repesa ha ripreso pubblicamente Jennings. Cosa ne pensa? «Fa parte dei compiti di un coach. Brandon ha un talento immenso ma deve fare esperienza». Quali sono gli obiettivi della Virtus Roma? «Vogliamo fare una grande stagione e arrivare in fondo in ogni competizione». Il suo amico Brezec ha dichiarato che è nella Lottomatica per vincere. «Sottoscrivo. Tutti abbiamo in testa solo questa idea». Anche in Europa però sarà dura. Il livello sembra essersi alzato molto. «È vero, ma vogliamo almeno confermarci nelle Top 16 anche se un pensierino alle Top 8 non ci sta mica male». C'è un compagno che ti ha sorpreso più degli altri? «È il gruppo intero che mi ha colpito. C'è una grande predisposizione a lavorare, a dare il massimo, a impegnarsi. È bello fare parte di una squadra così». Faccia un suo personalissimo ranking. «Difficile all'inizio. Dico Siena, Roma, le due di Bologna e Milano».

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