Alessandro Austini a.austini@iltempo.it Dai compagni di ...
Mercoledì la sfida all'Italia di De Rossi, Aquilani e Perrotta con il suo Montenegro, quattro giorni dopo dovrà guidare l'attacco della Roma in una partita che più difficile non si può: all'Olimpico arriva l'Inter e i giallorossi hanno un disperato bisogno di ripartire con una prestazione positiva. E, possibilmente, una vitoria. Il centravanti ha stretto i denti per non perdersi due gare del genere. Si è curato a Trigoria il ginocchio che gli ha impedito di giocare a Siena, poi la Roma gli ha dato l'ok per raggiungere il Montenegro dove si sta allenando da venerdì. Zoran Lemajic, assistente del ct Filipovic, ieri ha fornito il suo bollettino medico. «Mirko non ha lesioni interne e abbiamo preferito che rimanesse in Italia per potersi curare in piscina e perché lì ci sono attrezzature migliori, di cui presto si doterà anche la nostra federazione». E mercoledì Filipovic si affiderà a lui e il viola Jovetic per sorprendere l'Italia: «Non ci pensiamo nemmeno a un'assenza di Vucinic - dice Lemajic - è un grande lottatore e un grande professionista. Sono certo che non salterà la partita». Nel suo Paese l'attaccante romanista è una sorta di idolo nazionale. Oltre a essere il capitano e colui che ha scritto la storia segnando il primo gol assoluto della giovanissima nazionale il 24 marzo 2007 in un'amichevole con l'Ungheria, ha girato uno spot pubblicitario per una importante banca ed è preso a modello dai bambini. L'ex milanista e ora presidente federale Savicevic stravede per lui e ha fatto di tutto per convincere la Roma a «consegnarglielo» per la gara di mercoledì nonostante l'infortunio. L'opera diplomatica è riuscita, ma soprattutto il ginocchio ha smesso di fare i capricci. Così Vucinic potrà tornare a giocare nello stadio dove è diventato famoso: il «Via del Mare» di Lecce. È lì che otto anni fa lo ha portato Pantaleo Corvino dopo averlo scoperto giovanissimo in Montenegro: dopo le difficoltà dei primi anni e un grave infortunio, Mirko ha risposto alla grande segnando 29 gol in 34 partite con Zeman nella stagione 2004/05. Poi altre otto reti l'anno successivo prima di passare alla Roma. Dopo aver affrontato l'Italia nel «suo» stadio, Spalletti lo aspetterà a braccia aperte: complice l'assenza sicura di Baptista e le condizioni di Totti che partirà dalla panchina, Vucinic sarà per forza di cose il centravanti titolare contro l'Inter. E quando il capitano rientrerà in pianta stabile, tornerà a fare l'esterno sinistro, ovvero il ruolo dove adesso sa esprimersi meglio. La Roma ha bisogno dei suoi gol per uscire dalla crisi, Lippi si augura che torni a segnarli da domenica in poi.