A due passi dallo storico record di ...

Ma anche perché i bulgari ci terranno a salvaguardare una tradizione tenace, visto che contro gli Azzurri non hanno mai perduto in casa loro, vantando due vittorie e un pareggio. Favorevoli all'Italia gli ultimi due confronti, entrambi in campo neutro e con etichette nobili. Ricordi che scaldano il cuore quelli del Giants Stadium di New York. la vittoria firmata dalla doppietta di Roberto Baggio che ci avrebbe portato alla finale di Pasadena perduta ai rigori contro il Brasile. Ed era, quella, una Bulgaria dai nomi illustri: non soltanto Hristo Stoichkov, ma anche Balakov, Letchkov e quel terrificante Ivanov che avrebbe fatto impallidire uno Yeti. Segnali meno confortanti dall'ultimo successo, a Guimaraes, nell'Europeo portoghese: inutile il gol decisivo di Cassano a rimediare al biscottone scandinavo che ci avrebbe estromessi dalla competizione. Stavolta si tratta di difendere la vetta del girone di qualificazione mondiale, detenuta a punteggio pieno, però senza particolari accenti di gloria. Stravolta la difesa dalle defezioni di Buffon, Materazzi, Legrottaglie e Grosso e dalle problematiche condizioni di Chiellini, diventa temibile anche questa Bulgaria che vanta solido impianto e dispone di un possibile matchwinner del calibro di Dimitar Berbatov, stella del Manchester United che ha sborsato un sacco di soldi per affiancarlo a Rooney, Tevez, Cristiano Ronaldo. Altre assenze allarmanti quelle di Pirlo e Camoranesi, forse quest'ultima la più complessa alla quale porre rimedio, tanto è vero che Lippi si affiderà a un esordiente, Simone Pepe, vivaio romanista ma ora, dopo qualche stento, pedina fondamentale della bella Udinese di Marino. Una sola punta, Toni o Gilardino, Di Natale l'altro esterno, centrocampo presidiato da De Rossi e Gattuso, più Perrotta o Montolivo. Tanti interogativi, la forma a più alto livello rispetto all'esordio, ma l'impegno sarà assai meno agevole di quanto il calendario avesse indicato, prima degli infortuni a raffica.