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Baptista infortunato resta a curarsi in Brasile

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Il motivo? Un nuovo fastidio alla coscia, la stessa che lo ha frenato fino alla trasferta di Bordeaux dove la «Bestia» è rientrato e ha deciso la partita. L'infortunio, secondo l'entourage del giocatore, è però in un punto diverso al precedente. Ma i sospetti di una ricaduta restano. Il brasiliano si è subito spostato nel centro di riabilitazione del San Paolo per curarsi insieme al compagno di seleçao Luis Fabiano: una struttura molto attrezzata dove recentemente è passato anche Ronaldo. E da lì Baptista ha «rotto» il silenzio stampa: «Il San Paolo è stata la mia casa in cui ho cominciato nelle categorie inferiori - racconta il romanista - ho potuto dimostrare all'estero quello che ho imparato qui e devo ringraziare il San Paolo per avermi dato l'opportunità di avere quello che ho oggi. Non so ancora cosa accadrà in futuro ma sarebbe una grande cosa tornare». Meglio pensare al presente, però. La Roma vuole vederci chiaro: oggi il contatto tra il medico sociale Brozzi e i colleghi della nazionale brasiliana, con cui i rapporti sono ottimi, per capire l'entità dell'infortunio e decidere quando far tornare il giocatore a Trigoria. Per ora la società ha dato l'assenso a Baptista di restare in Brasile per evitargli un secondo viaggio di 14 ore nel giro di due giorni che poco g ioverebbe al suo recupero. Spalletti spera di ritrovare il giocatore senza altre gradite sorprese. Intanto oggi riprenderà a lavorare a Trigoria con una squadra decimata dalle nazionali. Vucinic è rimasto nella Capitale per curare il ginocchio malandato e tra domani e venerdì si deciderà di comune accordo con la nazionale del Montenegro se fargli giocare la partita di mercoledì prossimo contro l'Italia. Per il posticipo del 19 ottobre con l'Inter Spalletti proverà a recuperare Pizarro e Cassetti, oltre a monitorare quotidinamente i progressi di Totti. Il tecnico, forte delle parole di lunedì sera della Sensi, tornera a parlare con la squadra dopo la figuraccia di Siena e si confronterà con Conti e Pradè. La Roma vuole ripartire da Spalletti e dalla sua meticolosità per rialzare la testa, chi rema contro è già stato avvertito dal presidente. Ale. Aus.

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