Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Marco ...

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

15,i corridori della nazionale italiana sono stati buttati giù dal letto (un'ora e mezza prima del risveglio previsto) per dei controlli antidoping a sorpresa. S'immagini il lettore quante volte sarebbe caduto il mondo se una cosa simile fosse accaduta agli uomini di Marcello Lippi nell'immediata vigilia di Italia-Francia: come può essere concepibile andare a disturbare degli atleti che riposano o al limite cercano la giusta concentrazione nell'imminenza di un evento cardine come una finale mondiale? Nel ciclismo tutto ciò non solo è concepibile, ma è pane quotidiano. Perché tra le bici circola più doping e occorrono misure più restrittive, penserà qualcuno; a noi piacerebbe invece che gli stessi controlli (in quantità e qualità) cui vengono sottoposti i ciclisti venissero estesi anche ad altri sport: alla fine faremmo il conto dei positivi. Questo per esprimere un semplice concetto: uno sport sottoposto a un simile regime di controlli, matematicamente produrrà positività a iosa. E quindi non ci stupiamo certo se dalla Francia sono piovuti ieri due casi acclarati di uso di sostanze dopanti durante l'ultimo Tour. Per la precisione, si parla di CERA (l'EPO di nuova generazione), da qualche tempo riscontrabile con i nuovi test sulle urine e soprattutto sul sangue. Alla Grande Boucle questi test avevano fatto alcune vittime, primo fra tutti Riccò; ma in luglio vennero esaminati solo i campioni di urina; per i corridori con valori sospetti ci si è riservati di testare anche il sangue prelevato a Tour in corso. E ora che questi test vengono (finalmente) eseguiti, ecco la pioggia di nuovi positivi. I due casi nuovi sono quelli di Leonardo Piepoli e Stefan Schumacher, ma aspettiamocene un'altra fraccata in questi giorni: i corridori in bilico erano 14, poi secondo le ultime notizie sono solo 10, due di questi erano l'italiano e il tedesco. Ancora ieri mattina un portavoce dell'AFLD (Agenzia Antidoping Francese) dichiarava che i risultati dei test non erano ancora pronti; poi, nel pomeriggio, ecco che esce la notizia di Piepoli, e in serata quella di Schumacher. Piepoli, come già il suo compagno Riccò, è positivo due volte (4 e 15 luglio), ma la CERA è una sostanza che persiste per giorni nell'organismo, quindi una sola assunzione può dare più positività. Per Schumi si sono dovute incrociare le analisi testate da due laboratori antidoping diversi. E se il pugliese, 37 anni, era già di fatto ritirato (dopo il licenziamento dalla Scott), Schumacher era l'uomo deputato a sostituire Bettini nella Quick Step. Piepoli tra l'altro rischia davvero grosso, visto che ora sarà imputabile penalmente per falsa testimonianza (al processo sportivo a Riccò ha dichiarato di non essersi mai dopato). Come si dice, restate sintonizzati: avremo a breve molte succose novità.

Dai blog