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Sono troppi i segnali di nervosismo

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Menez è una prospettiva con segnali non negativi, a patto di crescere tatticamente e ricordarsi che il pallone non è di sua esclusiva proprietà. Vero che i gol falliti da De Rossi, il solo senza macchia, e Perrotta avrebbero potuto indirizzare diversamente la partita, come è vero però che il contropiede del Siena produceva puntualmente allarme rosso. Non dà sollievo la statistica, Roma senza gol all'attivo per la prima volta dopo mesi, perfino in questa sciagurata stagione era sempre andata a segno. Preoccupa il nervosismo, ancora due espulsioni (giornata di rossi a gogò), senza attenuanti quella di Mexes, plateale protesta e secondo giallo. La sosta servirà a recuperare qualche pezzo importante, ma le due squalifiche proporranno, per la sfida con l'Inter all'Olimpico, una linea difensiva avara di sicurezza. Non è la sola vittima illustre di questo campionato irriverente, la Roma, ma la consola relativamente constatare come anche la Juventus arranchi, pesa la sconfitta interna con il Palermo del bravissimo Ballardini, non felicissime le scelte di mercato dedicate più ai muscoli che alle teste pensanti. Non basta un Cassano geniale a risolvere la crisi perdurante della Samp, sembra smarrito il filo logico che aveva ispirato la bellissima stagione dell'Europa riconquistata.

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