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Al Giro del Lazio Masciarelli

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mette in fila tutti i big

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E il 22enne della Acqua&Sapone (anche la squadra è abruzzese, tanto per gradire) l'ha proprio meritato, ieri, il successo in cima a Rocca Priora, se è vero che già sui Campi di Annibale, a 40 km dal traguardo, aveva lanciato un bell'attacco, tutto solo. In quell'occasione aveva chiuso Pozzovivo, e dopo il Gpm si erano trovati in testa 21 uomini, con preponderanza Lampre (Ballan, alla prima corsa in maglia iridata, Cunego e Szmyd), Liquigas (Pozzato con Agnoli e Noè), Ceramica Flaminia (Caruso, Giordani e Sestili) e soprattutto Acqua&Sapone (con Masciarelli c'erano Codol, Failli e Garzelli). Danilo Di Luca, tra i più attesi della vigilia, aveva risposto bene, ma si è ritrovato senza compagni di squadra: poco male, perché gli altri esponenti della LPR, guidati da Bosisio, hanno inseguito nel tratto verso Frascati, cosicché ai piedi dell'ascesa finale il gruppo si è presentato in formazione più corposa, con molti rientri e con la LPR pronta a mettersi da subito in testa. Il primo a provare a evadere dal controllo degli uomini di Di Luca è stato (ai 7 km) Sabatini, subito ripreso da Simeoni e Scarponi: quest'ultimo se n'è andato in contropiede ai 6 km e ha guadagnato una quindicina di secondi, ma la Lampre ha dato una bella mano alla LPR e il tentativo è stato annullato ai 3 km. Subito è ripartito all'attacco Pozzovivo, ma senza trovare spazio; mentre i big (Di Luca, Cunego, Garzelli, Pozzato, Visconti) si controllavano, Masciarelli ha giocato la carta della sorpresa e ha preso il largo: prima vittoria in Italia per lui, di sicuro la più importante, davanti a Pozzato e Di Luca. «Fatico a crederci, questa gara la guardavo da bambino quando correva mio padre, e già la sognavo»: ora il giovane Francesco potrà spostare la sua attività onirica su traguardi ancora più grandi.

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