Vucinic-Baptista un compleanno da ricordare
E allora a fine partita, scaricata la tensione c'è anche tempo di scherzare: «Chi offrirà da bere tra me e Baptista? Lui.Ha segnato una doppietta». Parole di Mirko Vucinic, che racconta questo «compleanno bellissimo» che per almeno un'ora è stato un compleanno da incubo. «Secondo me non sono stato io l'elemento chiave nè l'uomo in più. Abbiamo parlato nello spogliatoio, ci siamo detti che noi potevamo giocare meglio. Non era facile. Avevamo solo 45 minuti per vincere e dovevamo vincere». Questo il segreto di una Roma che per il montenegrino si era trovata sotto più per colpe proprie che per merito degli avversari. «Siamo stati noi che correvamo poco. Poi abbiamo corso. Le critiche? A volte fanno bene». Ricetta facile facile quella di Vucinic, come è sembrata facile facile la punizione segnata da Julio Baptista per il vantaggio della Roma. Un colpo da maestro. «È la mia specialità - spiega il brasiliano - quando ho la possibilità di battere le punizioni in genere lo faccio bene». Anche Baptista pensa che il merito della rimonta non sia dei singoli ma della squadra. «Nel secondo tempo siamo migliorati nel possesso di palla. Abbiamo messo in campo maggior qualità che ci ha consentito la rimonta». Una vittoria, quella di Bordeaux, fondamentale per dimenticare la difficoltà delle ultime settimane. «Il lavoro dell'allenatore ha sofferto tutti questi infortuni. Quasi mai ci siamo allenati tutti insieme». E ora che è guarito potrà proseguire il suo lavoro di inserimento nei meccanismi della Roma. «Mi devo ancora abituare a questo modo di giocare. Al Real si giocava in maniera differente e io mi devo inserire ancora bene nei meccanismi offensivi, ma credo di essere sulla strada buona». Una strada lastricata di gol.