«La mafia russa su Zenit-Bayern»
Lo riferisce «El Pais». Secondo il giornale il capo mafioso Ghennadi Petrof, padrino dell'organizzazione criminale Tambobskaya, arrestato nel giugno scorso a Palma di Maiorca, e uno dei suoi vice, Leonid Kristoforov, si sarebbero vantati al telefono di avere comprato la partita pagando «50 milioni», senza precisare in che valuta. Secondo le indiscrezioni riferite invece dal quotidiano «Abc», i due avrebbero detto di avere mobilitato fra 20 e 40 milioni di euro per comprare sia la semifinale sia la finale, pure vinta dal Zenit, con il Glasgow Rangers. Abc precisa che gli inquirenti spagnoli non hanno potuto acquisire prove di una possibile frode sportiva. «Sospetti? Non ne sappiamo nulla». Il Bayern Monaco commenta così gli articoli. «Il Bayern non è al corrente di questi sospetti, così come la procura di Monaco. Cercheremo di raccogliere informazioni», si legge sul sito del club campione di Germania.