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Francesco Carotti Doveva essere il ...

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La Ferrari a Singapore ha fallito, è caduta rovinosamente. Non c'entra niente Felipe, più colpe ce le ha Raikkonen e la sua mania dei muri (comunque sarebbe finito quinto), ma ciò che ancora una volta non ha funzionato è stato il lavoro ai box, dopo il pasticcio di Kimi a Valencia. Due macchine fuori dai punti dopo ben 46 gran premi, segno che qualcosa non è andato per il verso giusto. E chiaramente la debacle clamorosa di Singapore ha scosso anche l'umore del presidente Montezemolo, che però ha voluto spronare i suoi piloti: «Mi aspetto che Massa e Raikkonen, nelle tre gare che rimangono, arrivino sempre primo e secondo. E in ogni caso prima della McLaren». Anche perché, a conti fatti, visti i responsi della pista e le prestazioni, la macchina di Maranello ha sciupato tante occasioni. Ciò che preoccupa tutto l'ambiente è l'imprevedibile, ovvero ciò che non va come dovrebbe, l'errore del pilota in pista, del team ai box o degli ingegneri nella strategia. E quest'anno in casa Ferrari questo imprevedibile ha spesso modificato le carte in tavola, facendo troppo spesso saltare il banco. È capitato a Felipe Massa in avvio di stagione (due ritiri in fila), passando per gli errori di strategia dell'Inghilterra (quando si montarono le intermedie invece che le gomme da bagnato), per arrivare ai cedimenti di motore recenti di Massa prima (Ungheria, a tre giri dalla fine quando era al comando) e Raikkonen poi (Gp d'Europa), finendo con i guai ai box di Kimi (che in Malesia è partito prima della fine del rifornimento) e Massa (che è rimasto proprio a Singapore con il bocchettone inserito per un errore di un meccanico che ha dato il via prima del dovuto). Senza contare le due botte contro i muri che ci ha regalato il finlandese prima in Belgio poi proprio a Singapore. «È stata una giornata amara - prosegue Montezemolo - ma la Ferrari ha passato momenti molto più difficili ed io ho grande fiducia nei nostri uomini. Vedrete che già dalla prossima gara ci sarà una grande reazione. Ci sono ancora tre gare e sono convinto che potremo lottare fino all'ultimo. Massa ha dimostrato di essere il pilota più in forma di tutti. Purtroppo quando si corre in circuiti dove sarebbe meglio fare il circo equestre o qualcos'altro, può succedere di tutto. I conti si fanno alla fine». Un pensiero anche a Raikkonen, assente in questo finale di campionato. «I piloti devono correre per la squadra e mi attendo da Kimi che arrivi davanti alla McLaren e dimostri di essere il campione del mondo. Questo è quello che gli chiedo di fare». E per dimostrarlo dovrà aiutare Massa a centrare il suo obiettivo: vincere il mondiale piloti di fronte alla sua gente, il 2 novembre sul circuito di San Paolo.

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