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Marco ...

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«La decisione la sto maturando da diversi mesi, e sono convinto che sia la migliore. Evidentemente - ha detto Bettini - non ho trovato gli stimoli giusti per correre almeno un altro anno, così il Mondiale, la mia corsa, sarà l'ultima occasione in cui attaccherò un numero alla maglia, e sarà il numero 1». Commosso ma fermo, il «grillo» ha parlato in una conferenza stampa allestita in quattro e quattr'otto ieri sera: «C'è qualche lacrima, ma anche tanta serenità», ha detto il Campione del Mondo uscente (e, si spera, entrante). Il livornese stava faticando a trovare una squadra che ne sostenesse l'oneroso ingaggio (un milione e mezzo di euro). La Quick Step, società belga con cui corre dal 2003, ha deciso di investire quei soldi in Schumacher, Chavanel e Pineau (tre al prezzo di uno, ma si tratta di corridori bravi e più giovani di Bettini, e quindi l'investimento è giustificato, se si giudica con le fredde regole del mercato) e Paolo ha vanamente cercato una soluzione alternativa: l'ultima spiaggia era un'azienda lombarda che avrebbe dovuto rilevare il titolo sportivo della ex Saunier Duval (la smobilitanda squadra di Riccò), ma che alla fine si è tirata indietro, spaventata dai tanti scandali doping nel ciclismo. Se anche non vincerà, quello di oggi sarà quindi ugualmente il Mondiale di Bettini. La sua decisione avrà certo un peso nell'economia di gara: Paolino è più che in forma e avrà la squadra al suo servizio (Ballan, Cunego, Paolini e Rebellin avranno comunque licenza di offendere, se ce ne sarà l'occasione; Bosisio, Bruseghin, Tonti e Tosatto saranno gregari a tutto tondo), ma come correranno i suoi compagni di nazionale, sapendo che il loro capitano da stasera sarà un ex corridore? E gli avversari? Di là c'è gente che scalpita e che risponde ai nomi di Freire, Valverde, Contador (una Spagna strepitosa), Boonen, Gilbert, Devolder (occhio al Belgio), e poi la Germania di Schumacher, l'Olanda di Kroon, l'Australia di Davis, la Russia di Kolobnev, la Francia di Chavanel e il Lussemburgo degli Schleck (anche se su Frank si addensano le nubi di Operación Puerto): di sicuro ci sarà di che soffrire e divertirsi, nella diretta integrale dei 15 giri del circuito di Varese (17,3 km, per un totale di 260) dalle 10 tra Rai2, Rai3, RaiSport+ e pure Eurosport.

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