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La Fiorentina si rialza in piedi

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La tattica accorta del Genoa, infatti, l'ha imbrigliata a dovere e meno male che in porta c'è Frey, autore della parata salva risultato su Milito pochi minuti prima del gol del «Gila» e di una partita perfetta. I tre punti sono d'oro per un ambiente che stava già in fibrillazione per le polemiche post Lazio, che spingono Prandelli a mettere Gobbi al posto dello spaesato Vargas e Semioli per l'inconcludente Santana. Ampio turnover in casa Genoa, che vuole il primo punto in trasferta e si copre, tanto che in panchina va addirittura il principe Milito. E poiché insieme a lui restano fuori anche Sculli, Biava, Gasbarroni e Modesto si tratta di una squadra completamente diversa da quella che ha battuto Milan e Roma. Ma la tattica pare giusta, visto che nel primo tempo la Fiorentina è pericolosa solo con un colpo di testa alto di Mutu e con un tiraccio di Montolivo respinto da Rubinho. L'arroccamento del Genoa evidenzia i limiti offensivi che affliggono i viola contro squadre chiuse in difesa e al 6' della ripresa Gasperini prova a fare banco mandando dentro Milito per Mesto. La squadra si risistema in modo più simile all'abituale 4-3-3 e un minuto dopo Olivera effettua il primo tiro in porta del Genoa, respinto con qualche difficoltà da Frey. Poi Milito ha la grande occasione della partita, ma ancora Frey si supera deviando in angolo di piede. Dopo un primo tempo molto tattico ora le due squadre se la giocano a viso aperto e sull'altro versante è Rubinho a negare il gol a Donadel con un grande parata. Ma poco dopo il portiere rossoblu non può nulla sul diagonale di Gilardino, che segna una rete strepitosa e riporta un po' di serenità in riva all'Arno.

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