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Per Biaggi gioie e dolori

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Bayliss fallisce il primo dei tre match point a disposizione, per la conquista del mondiale. In gara1 stupenda la gara di Biaggi che è rimasto in scia ad Haga da metà gara in poi, ma proprio alla fine è mancato il guizzo vincente. Soltanto quinto Bayliss penalizzato da una scelta di gomme sbagliata. Se la prima frazione è rimasta pressoché «congelata» da metà fino alla bandiera a scacchi, la seconda ha regalato emozioni a non finire. Alla prima piega Corser stringe verso destra e si tocca con Biaggi che sbanda perdendo il controllo della moto: il romano rimbalza sulla pista entra in contatto con alcuni piloti e finisce a terra coinvolgendo l'incolpevole Sofoglu. Biaggi si rialza immediatamente, un po' ammaccato ma fortunatamente illeso, Sofoglu impiega qualche momento in più per rialzarsi ma alla fine anche per il pilota turco qualche botta ma nulla di serio. La gara continua con Haga e Bayliss davanti a tutti: i due si scambiano più volte posizione con il pubblico che esplode in un boato da stadio ogni volta che il Ducatista passa il giapponese. All'inizio dell'ultimo giro Bayliss è vicinissimo ad Haga, Corser è terzo e soltanto in caso di vittoria l'australiano sarebbe campione del mondo. Il Ducatista forza troppo e al tornantino finisce a terra, per Bayliss oltre al danno la beffa: non si era accorto che il compagno di squadra Fabrizio aveva compiuto una fantastica rimonta sorpassando Corser quindi anche il secondo posto sarebbe bastato. Per Fabrizio un podio davanti al pubblico di casa, che cancella anche la rabbia per il furto (subìto tra le due manche) del casco «speciale» fatto realizzare per l'occasione. «Siamo tutti figli di Troy», recitava uno striscione sulle tribune: erano accorsi in molti ad assistere al trionfo di Bayliss. L'australiano voleva festeggiare a Vallelunga: «non credo alla cabala, ma a Vallelunga si correrà il 21 settembre, io corro con il numero 21 questa è l'edizione numero 21 del mondiale e sono 21 anni che sto con mia moglie». Il mondiale è al sicuro ma la matematica lascia ancora una speranza a Corser. Prossimo appuntamento il 5 ottobre in Francia.

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