Scacciati i fantasmi

Spalletti aveva proposto Vucinic centrale, con Menez a sinistra, spunti di qualità del francese, ma consegne tattiche mai rispettate, per propensioni di diverso segno. Tuttavia, contro la Reggina degli ex romanisti Campagnolo e Lanzaro, molta chiusa, il primo tempo ha offerto qualche incoraggiante squarcio della manovra targata Roma, con Aquilani ispirato e Vucinic in frenetica attività e spesso produttivo. Dopo un'occasione per il francese, un po' defilato, e qualche tentativo da fuori velleitario, il vantaggio è arrivato in pieno recupero, firma ormai abituale quella di Panucci, a buttare dentro un pallone-flipper in piena area. Ha gioito il popolo romanista ma, pensando alle evenienze recenti, si è concesso anche qualche comprensibile scongiuro. Subito allontanati gli spettri da Aquilani, poi perfino Perrotta, il riesumato, per il trionfo. L'ultima sorellina immacolata resta per ora la Lazio, dopo che l'Atalanta è stata raggiunta, sulla provvisoria vetta, dal Catania, di fronte alla quale si sono arenati i bergamaschi. Hanno però da giocarsi ancora una carta importante, i romani, di fronte all'enigmatico Milan dei fuoriclasse e degli equilibri precari, fermo a quota zero insieme al Cagliari. Sardi a loro volta costretti atremare per la visita della Juventus, che non avrà Trezeguet, a lungo, e stavolta anche Del Piero, ma con alternative di gran lusso come Amauri e Iaquinta. Teoricamente le tre di testa sono esposte al rischio di sorpasso da quelle della seconda fila, capeggiate da un'Inter che non avrà vita facile all'Olimpico granata, rivali gratificati da identico punteggio in graduatoria. La quarta pretendente al primato è il Napoli, alle prese con una trasferta durissima a Udine, contro i reduci dal trionfo di Dortmund, assenza pesante, quella di Lavezzi, per gli azzurri di Reja. Ordinaria amministrazione, di medio o più basso livello, per il resto, da solennizzare il ritorno di una classica da sapori antichi come il quasi derby tra Fiorentina e Bologna, stessa etichetta per Cagliari-Juve, Torino-Inter e Milan-Lazio.