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Italia, la serie C si allontana

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Forse li ha condizionati la discreta prestazione di Juska contro Seppi, in ogni caso era un problema loro ed è andata bene così. Malgrado la vittoria, il nostro doppio ha dimostrato tutti i suoi limiti, ma la formazione mista schierata dai lettoni ha certamente facilitato il compito degli azzurri. Tra i quali Potito , senza fare cose straordinarie, ha assicurato una maggiore continuità, soprattutto nella risposta, mentre Seppi, che comunque ha avuto una migliore percentuale nei turni di servizio, è cresciuto un po' nel finale dopo un brutto primo set. Bisogna anche ricordare che Seppi ha dovuto giocare due partite ma è un po' colpa sua se il singolare del mattino si è allungato oltre il previsto. Quando la sera prima, il singolare tra Ernests Gulbis e Fabio Fognini era stato sospeso con il lettone in vantaggio per due set a zero, nessuno, probabilmente nemmeno il nostro giocatore, si era illuso che fosse possibile recuperare una situazione chiaramente compromessa. Fognini non era riuscito a sfruttare la favorevole partenza (3 a 0 «pesante») e dopo aver ceduto il primo set al tie-break era crollato. Le differenze di qualità e di velocità più che di classifica si erano viste molto chiaramente. Per rovesciare il pronostico Fognini aveva bisogno di essere aiutato dall'avversario ma Gulbis, dopo i primi tre giochi, aveva chiuso la serie dei favori. La notte non aveva cambiato il rapporto, al contrario lo aveva accentuato perché il terzo set è stata una semplice formalità. In soli 26 minuti Gulbis si è imposto per 6-1 anche perché Fognini, quando si è accorto che non riusciva a vedere l'avversario nemmeno nei rettilinei, si è scoraggiato al punto da accelerare i tempi della doccia. Il secondo singolare, tra Andrea Seppi ed il numero due lettone Andis Juska, doveva essere una formalità e in un certo senso lo è stata perché il nostro giocatore si è imposto in tre set senza aver bisogno di giocare il suo miglior tennis. Gli si può rimproverare di non aver chiuso il match quando è stato in vantaggio per 5 a 1 nel terzo set, di aver sciupato cinque match point finendo per chiudere al tie-break per 7 punti a 5 su un doppio fallo dell'avversario, dopo essere in svantaggio per 3 a 5. Purtroppo la cattiveria agonistica non è mai stata una prerogativa del bolzanino ma l'incontro non è mai stato in pericolo anche se sarebbe stato fastidioso allungarlo al quarto set. Oggi si spera di risolvere la vicenda nel primo incontro. Seppi, poco brillante ieri sia nel singolare che nel doppio, ha l'occasione per riscattarsi e potrebbe trovare un Gulbis deluso e poco desideroso di battersi per un punto che lui potrebbe ritenere inutile. In ogni caso abbiamo la ruota di scorta dell'ultimo singolare, una partita che, chiunque la giochi per noi, non si può perdere. Personalmente confermerei Fognini al quale sarebbe giusto concedere la possibilità di chiudere almeno numericamente in pareggio la sua prima presenza azzurra. Qualcuno ritiene che sarebbe un azzardo affidare, su un eventuale 2 pari, il punto decisivo a un esordiente, ma le differenze sono tali da escludere spiacevoli sorprese.

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