Tiziano Carmellini t.carmellini@iltempo.it ...
All'improvviso e senza dover aspettare ancora molto. Con questa certezza e qualche interrogativo in più, il tecnico giallorosso si prepara alla sfida di domani sera all'Olimpico. Nell'anticipo contro la Reggina c'è in ballo molto di più dei tre punti che potrebbero comunque smuovere una classifica inguardabile. C'è in ballo, prestigio, onore e soprattutto c'è da capire chi ha veramente voglia e possibilità di rimettere in piedi questa Roma. Spalletti vuole mettere questo periodo alle spelle e continuare il suo cammino alla guida della Roma. La parola chiave è ancora «crisi». «Ognuno può scrivere come vuole, non sono un titolista. Io so che nel calcio ogni tanto qualcosa si inceppa e so anche che da questi momenti se ne esce. A noi già tutto questo è capitato e grazie ai comportamenti giusti ne siamo usciti. Sappiamo che la situazione si aggrava quando non fai risultati e quindi perdi certezze. Ma le cose che dobbiamo fare le sappiamo bene. Bisogna tirar fuori la professionalità e l'impegno. Queste due cose ci daranno una grossa mano a riprenderci. E in questi due giorni è stato fatto». Un'infemeria che sembra una stazione all'ora di punta, una panchina che assomiglia a un'astanteria, la testa piena di cose di chi deve riaddrizzare una situazione pericolosa. «Se si va a vedere i convocati si legge la sintesi del nostro momento. Abbiamo recuperato Perrotta. Mexes, invece, va valutato bene, ancora sente dolore. Con qualcuno c'è ancora da aspettare un pò, mentre qualcun altro ha bisogno di giocare. Menez? È cresciuto, ha più confidenza con il gruppo». Ma il vero rebus è l'utilizzo di Totti non ancora al cento per cento della condizione. «Andrà valutato. Lui non si è potuto allenare con grande frequenza. Dobbiamo stare attenti al pericolo di ricadute: ma la tempistica del suo recupero è stata fenomenale». E per stringere ancora i tempi del recupero «mentale» dei suoi il tecnico giallorosso ha ripristinato il ritiro: spiega. «In questo momento bisogna mettere a posto le cose perchè non siamo a regime. Potrebbe essere una piccola soluzione ai problemi che abbiamo. Non è una punizione, ma una cosa concordata. So che riusciremo a mettere a posto tutto. Usciremo da questo momento». E sotto «inchiesta» c'è anche il mercato. «Sarà dura migliorare questa Roma» aveva detto Spalletti dopo lo scorso campionato... «Quando non si fanno i risultati non va mai bene quello che fai. Noi abbiamo fatto un mercato puntato sulla forza e siamo convinti che questo qualche vantaggio ce lo darà, e anche il fatto di avere giocatori che sanno interpretare più ruoli». E dulcis in fundo il futuro e gli «spifferi» che vorrebbero Spalletti in bilico. «Queste cose si decidono in dure. Io comunque le dimissioni non le do. Qui a Roma sto benissimo e ora mi comptro anche casa».