Giada Oricchio NAPOLI L'emozione ...
I partenopei confidano nell'estro di Lavezzi (svogliato), nella formazione tipo e in Maggio, destinato a una partita di sacrificio. Grande novità: il debutto tra i pali di Navarro, spericolato nei rinvii, insicuro nell'area piccola, rimandato. I lusitani, invece, privi di Aymar e Cardoso, ripescano Sidnei al centro della difesa, Urreta, esterno di centrocampo e in attacco: Di Maria (mai incisivo) e Suazo. Ed è l'ex pupillo di Reja a firmare il momentaneo vantaggio per il Benfica con una schiacciata di testa (16'). Ma alla vigilia si era fatto un gran parlare del punto debole dei portoghesi: la difesa (di gesso). Al Napoli bastano 4' per tagliarla come burro. Al 18' tiro deviato di Hamsik, Vitale,il fluidificante di sinistra,sbuca e infila Quim. Il tempo di esultare per il pareggio e il Napoli passa al comando. Altro tiro sporco di Hamsik, arriva Denis che si sblocca e mette dentro a porta vuota. La ripresa vede l'ingresso di Pazienza per Blasi, molto nervoso,ammonito, salterà Lisbona. I padroni di casa sono padroni anche del campo e provano a fuggire con un tris. Maggio dalla destra scodella un tiro cross che beffa l'estremo difensore avversario. E' il 10', i partenopei pensano che sia fatta e invece il Benfica accorcia le distanze con Luisao su fortunoso rimpallo. I portoghesi, con la complicità di Navarro, fanno palpitare i napoletani fino al triplice fischio. Ma la notte per il Napoli è davvero magica.