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PECHINO Dopo il mito di Usain Bolt, l'uomo più veloce del ...

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Per il ragazzo sudafricano vincere in quest'ambito non è certo una novità, ci era riuscito anche quattro anni fa ad Atene, ma stavolta, nella gara dei 400, ha impressionato per la facilità con cui si è imposto, un po' come Bolt nei 100 dei normodotati. Alle spalle di Pistorius, con una ventina di metri di svantaggio, si è piazzato lo statunitense Jim Bob Bizzell. Bronzo al britannico Ian Jones. Pistorius ha vinto il suo terzo oro di questi Giochi (come il "lampo" giamaicano ad agosto, con la differenza della staffetta al posto dei 400), aggiungendo quello del giro di pista ai due ottenuti nei 100 e 200. Ma non ha solo vinto, in realtà è stato un trionfo: nonostante la pista bagnata dalla pioggia, Pistorius ha stabilito con 47"49 il primato del mondo per atleti non normodotati, mandando in visibilio i 90mila del magnifico stadio pechinese. Era l'oro a cui teneva di più, perchè quello della gara in cui avrebbe sognato di correre anche alle Olimpiadi di Pechino. Adesso che se l'è preso Pistorius dice che «queste tre medaglie d'oro e il record del mondo sono un sogno realizzato, ma ho già un altro traguardo da raggiungere: a Londra nel 2012 voglio assolutamente esserci, ma non soltanto alle Paralimpiadi». L'età è dalla sua parte, visto che "Blade runner" ha solo 21 anni, non gli rimane che convincere anche i più scettici (come qualche tecnico del Sudafrica) magari già in vista dei prossimi Mondiali di atletica di Berlino 2009. «Il mio obiettivo a più breve scadenza è quello - ammette Pistorius - Lavorerò ancor più duramente e farò di tutto per conquistare un posto nella squadra che gareggerà in Germania. La prossima stagione è un appuntamento da non mancare». Dal sorriso di Pistorius alle delusioni per i colori azzurri. Soprattutto nella «Fencing Hall» di Pechino, dove le nostre portacolori sono andate incontro a una giornata no. A partire dal Loredana Trigilia, che ha fallito l'accesso alle semifinali di fioretto individuale, categoria A. La Trigilia è stata battuta ai quarti di finale dall'atleta di Hong Kong Fan Pui Shan per 15-13. Ancor prima, cioè agli ottavi, è uscita Rosalba Vettraino. Nella spada individuale, categoria B, l'azzurra ha perso contro l'ungherese Palfi per 15-9, piazzandosi al nono posto. Dalla scherma all'atletica, la musica non è cambiata. Perchè Roberto La Barbera si è piazzato solo ottavo nella finale di salto in lungo di categoria F42/44, mentre altri due azzurri, Stefano Lippi ed Heros Marrai, hanno chiuso rispettivamente al decimo e undicesimo posto. L'oro è stato vinto dal tedesco Czyz.

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