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Vorrei che Ranieri mi spiegasse perchè, come a Firenze, ha ...

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Ma la Juve ce l'ha fatta. Con fatica, la stessa fatica che l'Inter ha speso con il Catania. Adesso le Due Nemiche sono alla pari in classifica, soddisfatte di aver preso le distanze dalla Roma, dalla Fiorentina. E soprattutto dal Milan. Il povero Milan Zero in Condotta. Ho detto a Carlo Ancelotti, dopo la batosta di Genova: «Sostituendo Ronaldinho e Shevchenko, gli uomini voluti dal governo rossonero, sei passato all'opposizione: qual è il prossimo atto della crisi?». Mi ha risposto sorridendo: «Non c'è crisi. Non è cambiato niente. Ho la fiducia del Milan». E in effetti qualche minuto prima Adriano Galliani l'aveva definito «intoccabille». L'altro signore di Milano, Josè Mourinho, ha colto l'occasione dei tre sudatissimi punti guadagnati col Catania di Zenga per dire ancora qualcosa di sè, del suo lavoro, delle sue tendenze tecnicotattiche, della sua Inter che per un quarto d'ora - nel finale - ha mostrato alta qualità. Ma la vittoria, quel che conta, l'ha guadagnata con tanto contropiede e tanta fatica artigianale. Nella seconda giornata le imprese del compattissimo Napoli e dell'allegra Lazio di Zarate ma risaltano anche o la bella vittoria del Lecce sul Chievo, ma soprattutto la pesante punizione inflitta dal Palermo del grandissimo Ballardini (Zamparini, mi raccomando...) nell'anticipo di sabato a una Roma che ha...perso la memoria, Totti in testa. Vedremo se Spalletti ha deciso di puntare tutto sulla Champions. Sarebbe un errore. Posso ripetere un mio antico slogan: vincere aiuta a vincere. Come dicono a Roma: chi desiste dalla lotta...

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