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Deve aggrapparsi, la Roma fieramente ...

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Al timone, da pochissimo, Maurizio Trombetta, uno dei tanti italiani andati a cercare gloria sulle panchine romene, lui che era stato diligente secondo di Galeone, Reja e Guidolin. Un solo nome noto da queste parte, l'uruguagio Peralta, un passato con Inter e Torino senza tracce significative. Ma il palcoscenico della verifica ha una sola protagonista, la Roma chiamata a ritrovare se stessa e un'identità smarrita, quella voglia di divertirsi che ha fatto posto a una sorta di depressione, alla quale non sembra sfuggire del tutto neanche Spalletti. Sarà anche ora di dare un taglio all'alibi del mancato arrivo di Mutu, non è un episodio di mercato che può cancellare due stagioni di altissimo livello, c'era un delicato meccanismo da preservare, per ora gli arrivi non sono da considerare ingranaggi garanti di perfetta sincronia. Gli infortuni, non pochi, hanno pesato sui disagi recenti, però la Roma aveva prodotto gioco esemplare anche con seconde linee assai meno quotate. Arduo trarre sensazioni positive perfino dalle parole del tecnico, lui che era bravissino a ipnotizzare gli interlocutori. Conforta il recupero di De Rossi, si parla di Totti fin dall'inizio, da verificare Mexes, tra i convocati come Vucinic, panchina almeno in avvio. Ma al di là delle scelte e dei forzati rattoppi, soltanto la Roma è padrona del proprio destino: deve dimostrare, ben oltre il traguardo obbligato del risultato, di avere ritrovato se stessa. E soprattutto quella serenità tante volte decisiva: e per ora latitante. Gioca anche l'Inter, stasera, mai facile affrontare la bolgia ateniese, però la voglia di emergere in Europa è forte. Mi sia consentito un augurio di cuore a José Mourinho, campione di simpatia: lo merita la sua tagliente replica al solito Lo Monaco, inelegante e goffo nel suo assalto dialettico al tecnico portoghese. Aveva brillato, il dirigente catanese, già con la «guerra» promessa alla Roma e con il proposito di abbandono del mondo del calcio: è ancora lì, a insegnare a tutti che non è lecito dare del simulatore a un simulatore sfacciato, Prima di ascoltare le prediche, un'occhiata al pulpito è doverosa.

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