Zarate-show «Voleremo sempre in alto»
Tutto troppo facile per Maurito Zarate. Il talento argentino ha avvertito sulla propria pelle il «ruggito» di un Olimpico in estasi, impazzito di gioia dopo aver visto la palla in fondo alla rete. L'attaccante sudamericano è felice per il primo gol segnato, per la bella prestazione, per il successo della sua squadra. Felice e insaziabile: avrebbe voluto giocare novanta minuti per cercare un'altra doppietta dopo quella di Cagliari. È stato richiamato sotto la doccia a venti minuti dalla fine: per arricchire il suo bottino dovrà attendere la prossima sfida contro il Milan. Intanto Rossi si gode il primato: la sua «nuova» Lazio ha vinto ancora, grazie a una prodezza dell'argentino. É lui il personaggio del momento, e il tecnico non può esimersi dall'elogiarlo. «Onestamente non me l'aspettavo così pronto - ammette Rossi - gli va dato atto e merito del grande lavoro che ha fatto durante il pre-campionato, ha orgoglio, determinazione e grandi qualità tecniche. Ci sono buone premesse per riaprire un ciclo, quando sono arrivato la Lazio è arrivata a livelli impensabili nel giro di poco tempo, ora abbiamo scelto di puntare su ragazzi giovani - spiega Rossi - spero che nel tempo si possa tornare a quei livelli». Anche i compagni celebrano la straordinaria prodezza del giovane talento sudamericano. «É un giocatore che sta crescendo molto - ha dichiarato un mixed zone Stefano Mauri - sono convinto, ci porterà in alto». Il pensiero va già a domenica prossima quando la capolista Lazio giocherà a San Siro contro il Milan: Cristian Brocchi, fino a poche settimane fa a Milanello, si presenta con un biglietto da visita prestigioso. «L'inizio è stato ottimo - commenta l'ex rossonero - meglio di quanto potessimo sperare. Siamo un bel gruppo che ha voglia di stupire, possiamo toglierci delle soddisfazioni. È strano vedere la mia ex squadra a zero punti, ma quel che è più importante adesso, per me, è vedere la Lazio così in alto. È bello andare a San Siro da primi della classe, possiamo giocarcela a viso aperto».