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Partenza in salita per le due romane

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Mazzariol, Sciarretta, Pavan e Pedersen capitalizzano tutti gli errori, numerosi e troppo frequenti, egli uomini di Pancho Rubio, al suo esordio in Super10. Eppure la meta di Michele Sepe, giunta al 14', aveva illuso portando i bluamaranto a ridosso nel punteggio, 8-10, dopo la meta e il piazzato di Mazzariol. Al 22' una punizione di Manawatu, ottimo al piede ma impalpabile in difesa, spinge la Capitolina addirittura in vantaggio, 11-10. Poi, il buio e altre tre mete parmensi prima dell'intervallo che firma un 11-30 desolante. Nella ripresa Parma si siede e i romani ci provano con volontà ma senza lucidità, per Rubio, che può salvare solo la mischia chiusa, Myring, Abadie e poco altro, la strada sembra in salita. Umori diversi suscita il 20-13 con cui la Futura Park Rugby Roma lascia il campo dei campioni in carica del Calvisano. Testa alta per i pretoriani di Bordon che, pagato lo scotto di esperienza e abitudine al livello dovuto da una neopromossa nel primo tempo, sono riusciti a mettere alla frusta i titolati avversari. Ottima la mischia, feroci sui punti d'incontro, i bianconeri sono addirittura passati in vantaggio al 2' con un drop di Todeschini. Poi, sotto la pressione dei gialloneri di Delpoux, Mazzi e compagni hanno commesso una lunga teoria di falli che ha mandato Fraser in piazzola quattro volte per il 12-3 all'halftime. Nel secondo i cambi di Bordon davano ritmo e freschezza e la Roma marcava con Corona. Altri tre punti ciascuno definivano il 20-13 finale, con i bianconeri che finivano in avanti sfiorando addirittura il pareggio. La Roma coglie un punto preziosissimo, un buon inizio.

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