Zarate fa gli straordinari
Due gol all'esordio al Sant'Elia, la sua squadra che vince, il trono della classifica cannonieri: soddisfazioni che lo hanno ripagato dei sacrifici fatti in queste settimane. L'attaccante sta facendo gli straordinari per essere al 100% delle proprie potenzialità. Agli allenamenti ordinari a Formello, agli ordini di Delio Rossi e il suo staff, il giocatore ha aggiunto un programma di lavoro personalizzato. Tutto nasce dall'esordio stagionale all'Olimpico contro il Paok Salonicco: l'attaccante parte dalla panchina, le gambe non girano e il morale è sotto i piedi. I carichi di lavoro sostenuti in ritiro sono pesanti, ma il giocatore sa che può dare ancora di più. L'ultimo anno, trascorso tra il campionato degli Emirati con l'Al Saad e i sei mesi trascorsi in Inghilterra con il Birmingham non hanno giovato allo stato di forma dell'attaccante che dopo l'amichevole con i greci decide di «raddoppiare» gli allenamenti. Il nome giusto è quello del professor Eduardo Kiriluk, preparatore atletico e supervisore delle nazionali giovanili dell'Argentina. Zarate lo conosce bene, insieme hanno condiviso la vittoria del Mondiale Under 20 conquistata dalla nazionale albiceleste in Canada. Il bomber della Lazio lo chiama, il professor Kiriluk accetta l'incarico arrivando direttamente da Pechino. La nazionale argentina va a gonfie vele, il cammino verso l'oro olimpico è già avviato. Insieme studiano un programma di potenziamento muscolare, insieme lavorano quotidianamente al Tennis Club Parioli. Al circolo non ci sono sguardi indiscreti: la città è semideserta, Zarate vive nell'anonimato. Almeno fino alla fine di agosto. La doppietta al Cagliari lo «smaschera»: tutti lo riconoscono, ormai è diventato Zarate Kid. I carichi sono compatibili con il lavoro che la squadra svolge a Formello, in poco tempo la percentuale di grasso diminuisce, cresce la massa muscolare, lo scatto torna a essere brillante. Anche ieri mattina, come di consueto, l'attaccante della Lazio era lì, nella palestra del circolo sportivo. L'attaccante arriva alle 11.40: guida la sua Mercedes ML 320 di colore nero, al suo fianco c'è un amico, socio del circolo: Maurito scende e saluta gli uomini della vigilanza - oramai è di casa - poi va in palestra. Maglia celeste, calzoncini neri, scarpe da ginnastica bianche: la nuova giornata di lavoro di Zarate ha inizio quando gran parte dei compagni si gode il tempo libero. Il solito giro con le macchine, un pò di pesi per rinforzare le fasce muscolari: sembra essere tornati ai tempi dello scudetto quando Pavel Nedved pretendeva di allenarsi anche nel giorno di Natale. La grandissima professionalità di Zarate è dimostrata nei fatti. L'attaccante laziale mangia qualcosa con l'amico con cui è arrivato, poi risale in macchina e se ne va. Sono le 14.00. Fra poco più di un'ora, a Formello, inizia l'allenamento: quello ordinario.