Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Montezemolo come Enzo Ferrari. ...

default_image

  • a
  • a
  • a

I piloti futuri dell'annuncio sono quelli del 2010, che poi sono gli stessi del 2007, del 2008 e del 2009. Per cui, visto quel che, a turno, hanno combinato quest'anno Massa e Raikkonen - il Presidente ci perdoni la battuta - il solo commento possibile è «contento Montezemolo, contenti tutti». Con l'unico fuoriclasse della F1 contemporanea, Alonso, apertamente disponibile a trasferirsi di corsa a Maranello, l'affrettata decisione di confermare tanto precocemente per un anno in più il balbettante finlandese può lasciare francamente perplessi. Però credo di conoscere abbastanza bene la psicologia del management ferrarista per trovarle un senso. Regalandogli una fiducia che quest'anno non si è meritato, Montezemolo e i suoi collaboratori hanno voluto mettere Raikkonen a suo totale agio. Per tre motivi. Uno: hanno bisogno che dia una mano a Massa nella lotta per il titolo mondiale 2008. Due: sono convinti che il vero Raikkonen non sia quello che s'è avvitato su se stesso per chissà quale disagio interiore, ma quello che l'anno scorso ha schiantato la McLaren Mercedes con una epica seconda metà di stagione. Dunque che egli possa ritrovare il se stesso vincente. Tre: come retropensiero, nascosto ma non troppo, ritengono che se la crisi di Kimi fosse così carogna e profonda da diventare irreversibile, beh, sarebbe lui il primo a chiamarsi fuori, contratto o non contratto. E se poi nel frattempo Alonso si fosse impegnato troppo a lungo con un altro team, si potrebbe ovviare affiancando a Massa un futuro campione del mondo come Vettel, il pupillo di Schumacher. Chiaro che, come ultimi e non secondari elementi, a influenzare la scelta del momento in cui dare l'annuncio è intervenuta anche l'assoluta necessità di mettere a tacere tutte le voci di mercato che impazzano al fine di evitare destabilizzazioni alla vigilia di Monza, che non solo è e rimane sacro suolo ferrarista ma che, quest'anno, è anche il luogo dove rifilare al furbetto Hamilton la mazzata che si merita potrebbe diventare decisivo.

Dai blog