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Se ne riparlerà tra un mese: con le solite polemiche, i ...

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Che il Lussemburgo potesse vincere in trasferta contro la Svizzera, protagonista dell'Europeo, fino a ieri non sarebbe stato immaginabile, neanche nelle ipotesi più fantasiose. E dunque qualche stento delle grandi non dovrebbe determinare la ghigliottina temuta da Domenech, ma indurre alla ricerca di ragionevoli motivazioni. Per restare ai nove gironi europei, hanno fatto il pieno soltanto cinque squadre: illustri e attese, come Spagna, Italia, Inghilterra e Grecia, più la Lituania che la sua leadership era amdata a propiziarsela stravincendo in Romania. Da sottolineare come siano stati sufficienti quattro giorni per maturare progressi, non particolarmente sensibili, ma garanti almeno del risultato, come è accaduto agli Azzurri a Udine, agli spagnoli, soprattutto agli inglesi, che avevano in calendario il più difficile e delicato dei confronti. La rivincita sulla Croazia, dopo il tonfo di Wembley che aveva chiuso la porta dell'Europa, porta però la firma di Fabio Capello, doveroso un minimo di umana solidarietà per i tabloid con tentazioni suicide. Non fa scalpore tanto il rotondo risultato, quanto la fiducia mostrata da campioni troppo spesso anarchici nella lezione di un tecnico che ha vinto tutto, e non a caso. Colpaccio della Danimarca a Lisbona, la sorpresa soltanto per quel pazzesco finale. Sbalzi di umore anche in Sudamerica, ancora sorrisi per il Paraguay che tenta la fuga isolata, di breve durata l'euforia, con tanto di proclami irriverenti, di Dunga e del suo Brasile, fermati da una Bolivia in dieci. Pochi minuti per Julio Baptista, fermo Juan: se non stava bene, meglio lasciarlo a Roma (ma non era Chivu, il cristallo?). Per chiudere, le consuete buone notizie, che non si lasciano mai desiderare, a partire dai dieci punti in testa per Joe Cole, forse sorriderà la Roma, delle disavventure dei «blues», Scolari di pessimo umore. Poco contento anche Mourinho, è andata di lusso con l'entità dell'infortunio di Balotelli, assai meno con il guaio che ha tolto di mezzo Stankovic, dopo due minuti della gara di Parigi con la Francia, stentato riscatto con Mexes in castigo. Primo piano per la Bosnia: sconfitta di misura dalla Spagna campione d'Europa, ha rifilato sette gol all'Estonia. Come si diceva, materassi esauriti, forse vincerà anche San Marino.

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