Due prodezze di De Rossi piegano la difesa della Georgia
L'Italia, sin dall'inizio, pare intenzionata a cancellare dagli occhi dei suoi tifosi le immagini della partita di Cipro; Camoranesi a destra è in serata propositiva e al 5' mette la prima palla buona in mezzo, ma la difesa di Cuper è ben piazzata intorno a Toni. L'ariete del Bayern ha uno spunto buono all'8', si libera di Kaladze che lo strattona: Toni va giù, ma l'arbitro austriaco non è in vena di concedere rigori. Gli azzurri sono bravini, Toni lancia Di Natale al 15', l'udinese (acclamatissimo dal pubblico di casa) dal limite incrocia un destro che, contrato da Lobanidze, finisce a lato di poco. Il gol comunque non tarda ad arrivare: ci pensa De Rossi, che ha il fulmicotone nel sinistro (che pure non è il suo piede), e ci tiene a dimostrarlo al mondo al 17', allorquando si libera agevolmente di Kobiashvili e spara nel sette da quasi 30 metri un missile che lascia la scia dietro di sé. L'Italia continua a premere: Zambrotta e Dossena dalle fasce alimentano l'appetito di Toni, che però ancora non si sfama. Nel momento in cui le cose parrebbero mettersi al meglio per gli azzurri, è la Georgia a inventarsi un contropiede urticante, al 26': Mchelidze da sinistra mette in mezzo all'area azzurra (con la difesa completamente sbilanciata) una palla troppo bella per essere vera. Ma il giovane Kenia va in confusione davanti a Buffon e non riesce a concludere, frenato poi in seconda battuta da Pirlo. Che non sia serata per Kenia, lo conferma la gomitata involontaria che De Rossi gli rifila al 29': il georgiano sanguina ma continua. L'Italia cala, la Georgia tiene palla ma in maniera sterile; i nostri si fanno vedere solo con un cross di Di Natale al 35'. Pirlo si fa ammonire per una trattenuta in mezzo al campo e dopo l'intervallo non rientra (al suo posto Palombo); all'11' della ripresa entra anche Del Piero, al posto di Di Natale, ma l'Italia continua a non ritrovarsi. Al 21' Toni serve bene in profondità Aquilani che entra in area sulla sinistra e piazza un tiro-cross basso su cui Loria ha qualche difficoltà; al 24' Dossena ruba palla a metà campo, la porta fino all'area avversaria e serve Del Piero, che da sinistra rientra e tira, ma il giro è alto. Il terzo cambio di Lippi è Iaquinta per Toni (25'), e proprio lo juventino, al 32', va vicino al gol: Aquilani lo serve benissimo dalla tre quarti, il diagonale dell'attaccante finisce sull'esterno della rete. Anche se l'1-0 è meritato, rimane un risultato ad alto rischio di beffa: la Georgia pian pianino pare crederci di più, guadagna qualche corner e al 36' chiama Buffon a un'uscita precipitosa per sbarrare la strada a Kobiashvili, lanciato solissimo in contropiede in barba al malriuscito tentativo di fuorigioco azzurro. Ancora Iaquinta al 37' trova una nuova conclusione, al termine di una bella azione in verticale (Del Piero-Palombo-Camoranesi) finalizzata da un tiro centrale della punta juventina. Un'Italia in netto calo nel finale viene baciata ancora una volta da un grandioso De Rossi, che al 44' si inserisce benissimo in area a destra, ringrazia Del Piero per un assist perfetto, ma non grazia Loria, che per la seconda volta si vede battere dal romanista: praticamente un incubo per il portiere georgiano, ma da questa parte del campo si gioisce e ci si esalta. Tutto sommato, meglio così che peggio.