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Marco Grassi Contro il ...

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Il texano, che compirà 37 anni il prossimo 18 settembre, aveva appeso la bici al chiodo tre anni fa, il giorno dopo avere posto il suo settimo sigillo sui Campi Elisi di Parigi, dove ormai era divenuto il re indiscusso. «Sono felice di annunciare che ho deciso di tornare al ciclismo professionistico, lo faccio perchè sto cercando di alzare la soglia di attenzione nella battaglia contro il cancro». Un male, questo, che lo aveva aggredito, mettendo a rischio vita e carriera di uno dei più grandi atleti della storia dello sport. Il texano esordì nel '92 al Giro della Galizia, dove vinse una tappa, l'anno dopo conquistò a sorpresa un Mondiale su strada, in un pomeriggio di freddo e pioggia a Oslo, battendo mostri sacri del calibro di Miguel Indurain, a quel tempo re indiscusso delle corse a tappe e in particolare delle sfide a cronometro. Tutto troppo bello per essere vero, ma la favola dell'erede di Greg Lemond subisce un brusco rallentamento, fino a fermarsi: nel 1996 Armstrong annuncia di soffrire di un cancro ai testicoli, la sua pubblica confessione scuote il mondo dello sport e non solo. Due anni dopo, il corridore a stelle e strisce «resuscita» e torna alle corse, vincendo il Giro del Lussemburgo. Ancora un anno e indossa la maglia gialla al Tour, rivaleggiando con un Pantani vicino al declino, ma ancora in grado di tenergli testa magnificamente (e a vincere) in una tappa con arrivo sulla fornace del mitico Mont Ventoux. Adesso Armstrong torna in gara per proseguire la propria lotta contro il male del terzo millennio. «Nel 2008 sono morte a causa del cancro circa 8 milioni di persone - ha spiegato il corridore prima della Us Postal e poi della Diskovery Channel - è arrivato il momento di combattere e sconfiggere questa malattia». A questo punto rimarrà da stabilire con quale maglia correrà l'anno prossimo Lance Armstrong. L'Astana smentisce di volerlo accogliere, ma il suo pigmalione Johan Bruyneel farebbe carte false pur di averlo in squadra, con la sua voglia di vincere, la sua classe e la sua straordinaria esperienza. L'assalto al Tour 2009 è pronto.

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