Medaglie azzurre in festa
Ad attenderli c'era il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Applausi al passaggio e foto nel piazzale prima di salire verso la stanza dei Corazzieri dove il Presidente del Coni, Gianni Petrucci, li ha introdotti. «Abbiamo centrato l'obiettivo che ci eravamo posti, superando la Francia. Si è abbassata l'età media di chi è arrivato a medaglia, dai 28,7 anni di Atene ai 26,5 di Pechino. Inoltre quattro degli ori sono stati conquistati da esordienti a testimonianza del ricambio in atto». «I nostri ragazzi - ha continuato Petrucci - hanno rappresentato degnamente il paese sui campi di gara ma anche al di fuori con il loro esemplare comportamento». Grande soddisfazione ha espresso il Presidente della repubblica Napolitano: «Grazie a tutti, anche a chi sul podio non è salito. Abbiamo condiviso con voi l'emozione nel sentire suonare l'Inno di Mameli e nel vedere sventolare il tricolore». Antonio Rossi, l'alfiere azzurro a Pechino, ha riconsegnato poi al Capo dello Stato il vessillo autografato dai medagliati. Prima di imbarcarsi di nuovo in direzione di Villa Madama, per il saluto del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alcuni atleti hanno parlato del loro futuro. «Per ora - ha detto Antonio Rossi - l'obiettivo sono i Giochi del Mediterraneo del 2009. Londra? Se ancora dovessi essere utile al K4, chissà...». Dubbi anche per Aldo Montano. «A Pechino ho completato la collezione di medaglie. Dopo l'oro e l'argento di Atene, ho conquistato il bronzo. Non so quale sarà il mio futuro». A Villa Madama è arrivato il ringraziamento del Capo del Governo. «I nostri campioni azzurri - ha detto Berlusconi - sono diventati un patrimonio per l'Italia, come le chiese e i musei». E loro, gli azzurri, hanno ringraziato donandogli la casacca ufficiale. «Perché lei è il nostro capitano» ha concluso il portabandiera Rossi. Fab. Fab.