Simone Pieretti s.pieretti@iltempo.it La forza dei ...
«Ho preso la Lazio non per interesse materiale e, se la salute mi assisterà, mi auguro di averla a vita». Una promessa che arriva alle orecchie come una minaccia per i suoi acerrimi contestatori, oggettivamente costretti a riconoscere il buon lavoro portato avanti dalla società in chiave mercato. Il numero uno biancoceleste parlando dalle frequenze di Radio Radio si lascia andare a una cosiderazione che potrebbe celare qualcosa di. Nulla di strumentale, per carità, ma tenendo in considerazione il fatto che Lotito non dice mai nulla per caso, di certo le sue parole qualche interrogativo lo pongono. «Il fatto di sperare di restare a vita non significa però pregiudicare le prospettive della società. Se fossi convinto, per il bene della società, della necessità di andare via sapendo di riporre il club nelle mani di persone integerrime e che hanno una grossissima disponibilità finanziaria, questo mi creerebbe un interrogativo al quale però, nella prima fase, non darei risposta perchè significherebbe contraddirmi». E nella seconda fase, cosa succederebbe? Ai posteri l'ardua sentenza. Per il momento si va avanti così, con un'operazione di risanamento che ha già dato i suoi frutti. «Esser riuscito a salvare la Lazio è la mia più grande soddisfazione - afferma con convinzione Lotito - mi sono trovato ad affrontare delle problematiche di cui non ero a conoscenza e a posteriori posso dire che se avessi saputo tutto ciò che avrei dovuto fare, all'epoca ci avrei pensato molto di più». Ma Lotito parla anche di calcio giocato, della doppietta del suo pupillo argentino che domenica scorsa lo ha ripagato con una doppietta. «Zarate ha 21 anni, grandi margini di miglioramento e vuole combattere fino alla fine, non molla mai. Certo, deve adeguarsi alle metodiche italiane e ai nostri schemi ma, quando avrà assorbito totalmente il modo di fare del calcio italiano, potrà creare con Pandev e Rocchi un trio di altissimo livello». Come tutti i tifosi, il presidente sogna a occhi aperti, e sogna di vedere al più presto un tridente offensivo di qualità: sarà compito di Rossi cercare di assemblare una formazione che possa esprimere il grande potenziale offensivo della squadra. «Vorrei che la Lazio riuscisse ad esprimere al cento per cento le proprie potenzialità, altrimenti non otterremo risultati». L'ultima battuta è di commento su quanto accaduto domenica in occasione di Roma-Napoli: «Verso questi pseudotifosi servono certezza della pena e norme severissime, perchè non sono tifosi ma delinquenti e come tali vanno trattati. Con loro bisogna applicare il codice penale».