Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Alessandro Austini [email protected] La cura migliore ...

default_image

  • a
  • a
  • a

La botta subita da Totti al piede sinistro durante la Supercoppa (colpa di uno scontro di gioco con Maicon) si fa ancora sentire e ha rallentato il suo recupero dall'infortunio al ginocchio che era ormai quasi completo. Un nuovo stop banale, ma molto fastidioso. Dopo tre giorni di riposo, oggi si presenterà a Trigoria per riprendere gli allenamenti insieme agli ormai fedeli compagni di lavoro: il preparatore Vito Scala e il fisioterapista Silio Musa. Fino a che il dolore al piede non sarà scomparso, il capitano non potrà accelerare il recupero: una corsa poco «naturale» rischierebbe di creargli nuovi problemi al ginocchio. Totti ci ha però abituato a imprese ben più complicate e anche stavolta non si arrenderà fino all'ultimo istante: vuole partire per Palermo, magari iniziando la gara solo in panchina come accaduto in Supercoppa. Per rivederlo al 100% ci vorrà almeno un mese, ma Spalletti intende recuperarlo in campo come è accaduto dopo l'incidente del 2006. Intanto, alla ripresa del campionato, il tecnico conta di riavere le altre due pedine fondamentali del suo 4-2-3-1 che col Napoli sono mancate: Taddei e Perrotta. Il primo anche ieri si è allenato a Trigoria insieme agli altri acciaccati Julio Sergio, Filipe e Greco agli ordini dell'addetto al recupero infortunati, Luca Franceschi. Taddei, reduce da una lesione muscolare, non ha forzato volutamente il recupero, con l'obiettivo di tornare disponibile a Palermo. Anche lui nei prossimi giorni dovrebbe proseguire un lavoro differenziato e aggregarsi ai compagni a inizio prossima settimana. Perrotta sta cercando di smaltire il problema al tendine achilleo che si porta dietro da inizio estate. La sua presenza a Palermo è quasi una necessità: Baptista e Juan torneranno infatti dagli impegni con la nazionale poche ore prima della partenza per la Sicilia. Spalletti potrebbe lasciarli entrambi a casa: il jet-lag fa brutti scherzi. Doni, non convocato da Dunga, utilizzerà invece questi giorni per intensificare le cure al ginocchio destro. Il tecnico riavrà solo giovedì il gruppo quasi al completo, compreso Aquilani che è rimasto in nazionale nonostante la contusione al piede sinistro. La società ha apprezzato le parole del centrocampista di domenica scorsa («farò di tutto per restare» ha detto Aquilani, ndr) ed entro la fine del mese convocherà il padre a Trigoria per tornare a discutere il rinnovo di contratto.

Dai blog