MILANO E adesso tutti al Meazza a vedere la «trivela». Il ...
Dopo una trattativa lunga tutta l'estate, il portoghese ha infine firmato il contratto che lo legherà all'Inter per i prossimi cinque anni in cui potrà mostrare di essere l'ala di cui Josè Mourinho aveva bisogno. La società nerazzurra ha investito forte su di lui e lo ha comprato dal Porto per 18,6 milioni di euro più il cartellino definitivo di Pelè e una serie di bonus legati ai risultati dei prossimi tre anni, che potrebbero portare a un affare da oltre 30 milioni. È quindi l'acquisto più costoso della campagna estiva di rafforzamento di Massimo Moratti, che, alla fine, ha acconsentito alle richieste del suo tecnico, dandogli un giocatore da subito in cima alle sue preferenze, vista la carenza di ali disponibili. L'arrivo di Quaresma ha ovviamente dato un altro giro alle gerarchie in casa Inter, con Figo di nuovo pronto ad accomodarsi in panchina e Crespo addirittura vicino alla tribuna. L'argentino è il primo degli arrabbiati in casa Inter dopo che, alle 12, gli è stata comunicata tramite un sms l'esclusione dalla lista Champions (assieme a Rivas, Samuel e Dacourt), decisione che in realtà Mourinho aveva preso da tempo. Ma l'Inter non aveva alcuna intenzione di cederlo a una diretta concorrente (cioè la Roma) e ha quindi cercato, nell'ultimo giorno di mercato, un accordo con la Sampdoria: destinazione però non gradita a Crespo, destinato a un'altra stagione difficile in nerazzurro. Anche il Palermo ha provato a prenderlo senza riuscirci. Molto più felice, invece, Ricardo Quaresma: arrivato a Linate nella notte di domenica, la sua prima giornata milanese è stata scandita dagli appuntamenti di rito: prima fase di visite mediche in mattinata, passaggio in sede per un paio d'ore, dove ha salutato Mourinho e i dirigenti nerazzurri, e poi ripresa delle visite e firma di un contratto con ingaggio da 2,5 milioni a salire nei prossimi anni. Oggi la presentazione e venerdì potrebbe esordire con la sua nuova maglia n. 77 nell'amichevole che l'Inter giocherà a Locarno. Sono state Genoa e Palermo le altre grandi protagoniste dell'ultima giornata della finestra estiva del calciomercato. I siciliani, che hanno rimandato in Francia l'attaccante Tulio De Melo, rosanero soltanto per due mesi e andato via per motivi mai chiariti, hanno cercato per tutta la giornata un centravanti, puntando inizialmente su un altro brasiliano, quel Nilmar che a Porto Alegre (gioca nell'Internacional) è un autentico idolo. Alla squadra «gaucha» è stata fatta un'offerta di 15 milioni di euro, ma il tempo a disposizione era troppo poco per poter concludere l'affare. Così, visto che l'Atalanta ha ribadito il suo no per Floccari, alla fine è stato preso Succi, elemento che in B (ha giocato nel Ravenna) può fare la differenza ma che a livello di massima serie è tutto da verificare. Al reparto avanzato i collaboratori del presidente Maurizio Zamparini hanno aggiunto anche il giovanissimo (18 anni) georgiano Mchedlidze, già nazionale del suo paese, prelevato dall'Empoli. In uscita è andato Jankovic, ceduto al Genoa, che ha fatto il colpo dell'ultimo giorno riprendendosi quel Milito che al Saragozza era stato ceduto proprio dai liguri, nell'estate del 2005. La società spagnola ha fatto di tutto per convincere l'attaccante ad accettare le offerte del Tottenham, che offriva di più rispetto al presidente Preziosi, ma è stata determinante la volontà del giocatore di tornare in Liguria. Il contratto di Milito al Genoa è stato depositato proprio sul filo di lana dal procuratore Pastorello che ha letteralmente lanciato gli ultimi documenti nella stanza della Lega: per qualche minuto s'è temuto che l'affare saltasse. Il Napoli ha ceduto De Zerbi all'Avellino, Lacrimini alla Cavese e Domizzi all'Udinese (il giocatore ha avuto un lungo sfogo ai microfoni di Radio Marte, sostenendo di essere stato oggetto di «infamie e calunnie: su di me ci sono stati sospetti insostenibili»). Il difensore-goleador (grazie ai rigori) è stato rimpiazzato con Aronica, mentre un altro centrale arretrato, l'argentino Matheu, è andato al Cagliari, che dato Del Grosso al Siena (i toscani hanno anche soffiato il romeno Moti alla Lazio). Oltre a Esposito, il Chievo ha preso anche il difensore argentino Morero, ex Tigres. Il Bologna ha avuto Marchini dalla Triestina, il Lecce ha concluso con la Stella Rossa per l'arrivo in prestito del difensore Dusan Basta. Il Torino ha preso in prestito dal Bolton il centrocampista svizzero Blerim Dzemaili.