Stavolta Ibrahimovic non basta
Non basta, all'Inter e Mourinho, la splendida rete confezionata da Mancini e Ibra, ancora lavori in corso. Aveva alzato il sipario sul campionato la spettacolare sfida del Friuli, difese leggere ma punte in vena, sul confronto la firma di Totò Di Natale, che era il primo obiettivo di Spalletti, Pozzo ha voluto tenerselo stretto,come dargli torto? La prima parentesi del torneo, in attesa del doppio impegno azzurro, si chiude questa sera con il secondo dei due più appassionanti scontri domenicali, il posticipo del Franchi tra Fiorentina e Juventus, già un confronto di prima schiera. Prospettive di elevati livelli tecnici e agonistici tra due rivali tradizionali, equilibrio sicuro in campo, promessa di spettacolo, le ombre sono relative ai rischi legati alla presenza a Firenze dei tifosi juventini, lodevole l'intento di restituire gli stadi a chi ama il calcio, qualche dubbio sulla buona volontà delle minoranze che avvelenano lo sport. Premesse identiche, ma livello di pericolo ancora più accentuato, per quello che era definito il derby del Sud. Anche in questo caso, via libera ai napoletani, nonostante la conflittualità tra le due tifoserie sia la più accesa in assoluto, preludio allarmante i cori del San Paolo contro i romanisti, ma anche il rifiuto di convogli straordinari da parte di Trenitalia, temperature alte fin dal mattino, auguriamoci un miracolo. La Roma affronta un esordio molto impegnativo, perché il Napoli è più avanti nella preparazione e ha condotto una campagna estiva di tutto rispetto. Luciano Spalletti tiene basso profilo per principio, ma ieri è parso non proprio entusiasta dell'organico a sua disposizione, smorzando anche gli entusiasmi accesi dall'arrivo della stellina Menez. Assenze pesanti quelle di Totti, ma anche di Perrotta e Taddei, chiavi della manovra romana, qualche improvvisazione, sperando in felici ispirazioni personali.