Luci a S. Siro: c'è Ronaldinho
Ci teniamo ad iniziare con il piede giusto». Una buona partenza, è questo ciò che è mancato al Milan negli ultimi anni, in campionati già compromessi a dicembre a causa di inizi troppo negativi. «Il Milan nel corso delle ultime stagioni non è mai riuscito a partire al massimo». Campionato primo obiettivo, e non potrebbe essere altrimenti con una rosa del genere a disposizione; Ancelotti è cosciente di questo e non si tira di certo indietro. «Ho a disposizione una rosa che rispetto agli altri anni mi dà qualche pensiero in più per le tante soluzioni che offre, ma stando al Milan è normale essere sotto pressione. Tanti allenatori vorrebbero essere al mio posto. Dispiace sempre dover mandare in tribuna o in panchina un grande campione. Le mie scelte verranno fatte cercando di prendere spunto dal lavoro che viene svolto in allenamento e sono certo che potrò contare sulla disposizione dei giocatori e sull'appoggio della società. Sento molta pressione e la considero una sfida molto stimolante». A proposto di abbondanza in attacco, il tecnico è tornato poi a parlare di Ronaldinho e Pato e della loro opaca prestazione alle recenti Olimpiadi. «Ronaldinho ha giocato tutte le partite a ritmi alterni mentre Pato è stato deluso dalle Olimpiadi per quello che ha detto alla stampa l'allenatore, credo sia stata una gestione non corretta». Meglio pensare solo al Milan dunque, e all'esordio contro il Bologna: «La partita comporterà le solite difficoltà legate alla prima partita della stagione. Loro possiedono giocatori abili in contropiede. Dovremo essere attenti, occorreranno ritmi elevati, ma la squadra sta bene». Negli undici titolari non ci sarà Shevchenko, inizialmente in panchina, mentre Ronaldinho sarà subito buttato nella mischia, avendo la totale fiducia di Ancelotti che dovrà rinunciare aGattuso (spalla destra), Nesta, Senderos e Kakà.