La sfida più dura si gioca sugli spalti
La speranza delle due società è che sia una sfida corretta. Roma e Napoli hanno lavorato senza tralasciare alcun dettaglio. In settimana nella Capitale c'è stata la riunione del Gos (gruppo operativo sicurezza) cui hanno partecipato tutte le componenti che vigilano sull'ordine pubblico ed era presente anche un rappresentante del Coni. Le stesse venerdì si sono incontrate con il Questore vicario, Marcello Cardona, per mettere a punto gli ultimi dettagli. Lo stadio è rimasto illuminato per tutta la notte e già dalle prime ore della mattina l'area circostante verrà «bonificata» dagli uomini della polizia e dei carabinieri. Verrà passata al setaccio anche la zona del Tevere tra Ponte Milvio e il ponte Duca d'Aosta: il rischio è che siano stati nascosti nei cespugli sulle sponde del fiume bastoni, bottiglie e sampietrini. La Roma ha messo a disposizione cinquecento steward che lavoreranno dentro e fuori l'Olimpico. Saranno tenute sotto controllo la stazione di Napoli centrale e quelle della Capitale, oltre ai caselli autostradali. Trenitalia ha invitato i tifosi napoletani ad utilizzare altri mezzi per raggiungere Roma. Non ci saranno treni speciali, ma solo convogli di linea sui quali vigilerà la Digos. Preoccupano i tifosi che si muoveranno con mezzi propri. Per questo oggi la Polstrada monitorerà tutte le vie d'accesso compresi i cavalcavia presenti sul Grande raccordo anulare. Anche i due allenatori hanno voluto lanciare un altro appello. «È una partita delicata - ha commentato Spalletti - mi farebbe piacere che ci fosse sportività in campo e sugli spalti». Gli fa eco Reja, tecnico del Napoli. «C'è bisogno di meno esasperazione. Ai nostri tifosi è stata concessa un'opportunità importante, ora devono dimostrare di poterci seguire sempre». Ieri, intanto, si è chiusa la campagna abbonamenti della Roma, ma la società non ha ancora comunicato i dati ufficiali. Dovrebbero essere state staccate circa trentamila tessere.