Gianfranco Giubilo Per gli ...
Poi però un paio di settimane di dieta stretta, il proscenio in esclusiva per la Nazionale del Lippidue, primi passi verso la qualificazione al Mondiale sudafricano, sabato 6 a Cipro e il mercoledì successivo a Udine contro la Georgia di Hector Cuper. Così che di campionato si tornerà a parlare a metà settembre, qualche chiarimento in più offerto dal passo di entrata delle protagoniste più attese, niente sconti per loro con le nuove regole volte a ignorare le teste di serie, al contrario di quanto era avvenuto negli anni precedenti. E già si parte con due anticipi di rango apprezzabile, nel tardo pomeriggio due delle più quotate della seconda schiera, Udinese e Palermo, di fronte al Friuli per dare alle rispettive tifoserie un segnale sul livello delle ambizioni per la stagione in corso, siciliani delusi in Coppa Italia, bianconeri di pessimo umore per il sorteggio della Coppa Uefa, scomodo cliente il Borussia di Dortmund. Manifestazione che conferma i suoi aspetti sconcertanti, ci vorranno questi preliminari ad altissimo livello (c'è anche Napoli-Benfica, un po' meglio Milan e Samp con Zurigo e Kaunas) per produrre gli otto gironcini, tre promozioni per ciascuno più le otto escluse dalla Champions. Per trovarsi, dopo otto mesi di impegni folli anche logisticamente, con trentadue superstiti per la fase decisiva a eliminazione diretta, l'antico prestigio cancellato da una formula attenta soltanto ai diritti televisivi. Per tornare al primo approccio ufficiale, significativo l'anticipo serale, esame di spessore per l'Inter di Mourinho, alla quale nessuno si sente di negare, in sede di previsione, il primo gradino del podio, prospettiva del quarto scudetto a seguire. Ha favorevolmente impressionato, la squadra campione, nei collaudi estivi, compresa la Supercoppa vinta con un po' di fortuna, ma non senza merito. Le perplessità nascono dai guai ricorrenti della linea difensiva, fuori Chivu, Samuel, Burdisso, adesso anche Rivas, Cordova buono al massimo per la panchina. Ma le risorse sono tante, potrebbero non bastare alla Samp una buonissima struttura di base e le magie di Cassano. Dal risultato di Genova potrà dipendere anche l'umore delle big in campo domani: due delle quali, Fiorentina e Juventus, già al faccia a faccia. E non sono volti sereni.